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Sanità Utic del Rizzoli, il Cudas scrive a D’Amore per chiarire i dubbi sollevati dalla nota di Polimeni
Utic del Rizzoli, il Cudas scrive a D’Amore per chiarire i dubbi sollevati dalla nota di Polimeni
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9 anni ago |

Foto Qui Ischia
Nella grande manifestazione del 14 ottobre scorso, il Comitato Unitario per Diritto alla Salute dell’isola d’Ischia l’aveva indicata come priorità delle priorità, mettendola in cima alla lista delle richieste rivolte alla Regione e all’Asl Na2 Nord. E in quello stesso giorno, nel pomeriggio (che “coincidenza” eh?) del venerdì, dunque prima del week end in cui tutte le attività si sospendono, il commissario ad acta POLIMENI e il sub commissario ad acta D’AMARIO si premurarono di firmare una nota proprio riguardo all’UTIC DELL’OSPEDALE “RIZZOLI”, che loro stessi avevano provveduto a cancellare dal nuovo PIANO OSPEDALIERO REGIONALE, senza mai prendersi la briga, nei mesi successivi, neppure di rispondere alle sollecitazioni che arrivavano da Ischia per la SALVAGUARDIA DI UN SERVIZIO SALVAVITA FONDAMENTALE PER LA COMUNITA’ ISOLANA. Ma quello che avevano ignorato in precedenza, si decisero a farlo – chissà perchè – dopo che per l’intera mattinata di quel venerdì 14 ottobre il centro di Ischia era stato invaso da migliaia di cittadini e che quella vasta mobilitazione era stata raccontata e rilanciata da tutti gli organi di stampa regionali, a cominciare dal Tg Regione di metà giornata. E così venne fuori il coniglio dal cilindro: la facoltà, lasciata al Direttore generale dell’Asl Na2 Nord D’AMORE, di far rientrare per la finestra – l’ATTO AZIENDALE – ciò che loro avevano cacciato per la porta – il PIANO OSPEDALIERO. Meglio tardi che mai, la novità fu salutata positivamente dal CUDAS, com’era naturale che fosse.
Tuttavia, al di là del suo valore positivo intrinseco, quella nota presenta diversi aspetti da chiarire e da approfondire per addivenire alla CERTEZZA CHE L’UTIC DI ISCHIA SIA STATA EFFETTIVAMENTE SALVATA. E dunque, fatto trascorrere qualche giorno dalla manifestazione e dalla decisione di Polimeni e vice, il Cudas ha preso l’iniziativa per cercare di vederci più chiaro sul futuro dell’Utic e per sgombrare il campo (o meno) dai dubbi che lo scritto del commissario solleva, soprattutto in rapporto alla mancata previsione dell’Utic nel Piano Ospedaliero, attraverso un APPOSITO EMENDAMENTO al testo attuale. Emendamento che era stato la “soluzione” richiesta in tutti questi mesi dalla cittadinanza e dallo stesso manager di Monteruscello, il quale l’aveva sollecitata anche poche settimane fa, pubblicamente, nel dichiararsi solidale con gli ischitani sulla necessità di confermare l’Unità Coronarica del “Rizzoli”. Per intenderci, quella “CORREZIONE” CHE I NOSTRI AMMINISTRATORI ISOLANI, a ciò rassicurati dai loro referenti politici regionali, CI AVEVANO DATO PER FATTA A GIUGNO e che ora è venuto fuori (ma guarda…) che NON E’ MAI ESISTITA.

Foto Qui Ischia
Visto che Polimeni, invece di emendare il suo documento, ha rinviato la palla nel campo del direttore generale dell’Asl, per avere lumi il Cudas, attraverso la presidente GIANNA NAPOLEONE, è a D’Amore che ha inviato la sua richiesta di chiarimenti e, per conoscenza, al presidente della Giunta Regionale DE LUCA.
“Dopo il nostro incontro del 12 settembre – si legge nella lettera al manager - nel corso del quale ritenemmo di non dover trattare del problema Utic in quanto ci era stato più volte ripetuto dagli amministratori isolani che la sua mancata previsione nel nuovo Piano Ospedaliero – qualificata come un mero “errore” – era già stata corretta, avevamo letto una sua dichiarazione sull’argomento da cui si evinceva che Lei aveva reiteratamente sollecitato un emendamento al Piano stesso, al fine di salvaguardare l’Unità Coronarica del presidio isolano. E’ del tutto evidente, dunque, che a suo parere vi era bisogno di una modifica del Piano Ospedaliero per garantire un futuro al servizio che attualmente non vi è previsto. Ma quell’emendamento non si è mai concretizzato e lo stesso commissario Polimeni non fa alcun accenno nella sua nota all’intenzione di modificare il Piano Ospedaliero. Peraltro, l’Atto Aziendale da Lei firmato, che nella nota del 14 ottobre viene stranamente definito “in via di definizione” mentre era già stato pubblicato da qualche settimana, conferma già al “Rizzoli” l’UOC Cardiologia con Utic”.
A questo punto, il Cudas formula le sue domande a D’Amore: “Ora, alla luce di quest’ultimo intervento del Commissario e Subcommissario, si può considerare sufficiente quanto già prevede l’Atto Aziendale per salvare l’Utic di Ischia, nonostante quanto resta scritto nel Piano Ospedaliero? E la Cardiologia con Utic confermata dall’Atto Aziendale all’ospedale di Ischia, come si raccorderà al sistema di “Hub & Spoke” su cui è basata la Rete Cardiologica disegnata dal Piano Ospedaliero Regionale?”.
Sono questi i PUNTI DECISIVI e per ora OSCURI che si evidenziano nella decisione di Polimeni e che necessitano, dunque, di un INDISPENSABILE E IMPRESCINDIBILE CHIARIMENTO DEL MANAGER ASL: “Come Cudas, facendoci interpreti delle preoccupazioni della cittadinanza isolana circa il futuro dell’Unità Coronarica in un territorio in cui le patologie cardiache rappresentano la prima causa di morte con l’aggravante dei limiti e dei rischi legati all’insularità, auspichiamo che Lei voglia dare risposta quanto prima a questi dubbi e interrogativi, per chiarire cosa realmente si prospetta per l’Utic e per l’Uoc Cardiologia dell’ospedale “Rizzoli”.
Dunque, come è scaturito dalla scelta del commissario Polimeni, è DA MONTERUSCELLO che debbono arrivare PAROLE CHIARE E INEQUIVOCHE SUL FUTURO DELL’UTIC DI ISCHIA. D’altra parte, non è stato D’Amore a sollecitare gli ischitani (e i procidani) a rivolgersi a lui per “comunicare dubbi, pormi quesiti o rappresentarmi criticità”? Appunto…