Dovrebbe riaprire domani l’ufficio postale al Porto, sempre scarsa l’informazione all’utenza

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Foto Qui Ischia

Quasi una settimana di disagi. Con la sede di Ischia Ponte ingolfata di utenti e con un numero almeno doppio di addetti assolutamente inutile, visto che le postazioni per le operazioni sono solo tre. La chiusura della sede centrale delle Poste in via Alfredo De Luca ha avuto anche stavolta il suo inevitabile corollario di problemi per la cittadinanza, aggravati dalla comunicazione assolutamente insufficiente che non ha risparmiato passeggiate a vuoto a quanti in questi giorni vi si sono recati per le consuete operazioni, trovandosi davanti una porta chiusa e un avviso quasi invisibile. Ma già da domani si dovrebbe tornare alla normalità con la riapertura degli uffici del Porto. Questa almeno la voce insistente che girava oggi a Ischia Ponte, ma in mancanza di un avviso al pubblico il condizionale resta d’obbligo.

E’ dall’11 novembre che la sede centrale delle Poste sull’isola è rimasta chiusa al pubblico, per lavori urgenti di manutenzione. All’origine di tutto, delle infiltrazioni d’acqua che già da qualche tempo provocavano allagamenti nella grande sala, tanto da doversi ricorrere alla classiche bacinelle per raccogliere il liquido gocciolante sul pavimento. Un inconveniente sempre più fastidioso e copioso che, dopo un sopralluogo dei Vigili del Fuoco, ha reso necessario un intervento di sistemazione incompatibile con l’attività quotidiana degli uffici. Che, di conseguenza, è stata dirottata a Ischia Ponte, personale compreso.

File, attese, lungaggini: le inevitabili conseguenze del trasferimento in massa nella sede certamente più piccola di via Pontano, con l’aggravante dei lavori in corso sul marciapiede antistante l’ingresso e delle difficoltà a trovare un parcheggio. Ma tant’è, non vi era alternativa, vista l’emergenza. In compenso, si poteva fare molto di più per informare della chiusura dell’ufficio del Porto gli utenti, che sono ormai soprattutto clienti paganti i vari servizi. Quel misero foglietto A4 con una scritta visibile solo a distanza ravvicinatissima poteva essere sostituito da un cartello grande, con una scritta  più evidente, da esporre all’esterno, sui tornelli metallici all’ingresso del piazzale antistante l’ufficio, in modo da rendere l’avviso visibile anche dalla strada. Senza neppure pensare ad altre forme di comunicazione più ampie e capillari, che sono a quanto pare troppo all’avanguardia per le poste ischitane. Era già accaduto in occasione di una precedente chiusura per ritinteggiare gli interni e stavolta c’è stata la replica. Evidentemente, l’esigenza di ridurre al minimo i disagi all’utenza/clientela non è considerata una priorità. Per fortuna, può cominciare il conto alla rovescia per il ritorno alla normalità.

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