Sono le ultime ore, intense e a tratti frenetiche, per sistemare tutti i dettagli. Arrivano ancora cesti di muschio fresco, brillante, dal profumo intenso. Che renderà ancora più realistica la ricostruzione d’ambiente, a cui contribuiscono le pietre scure di lava, compagne indissolubili del classico sughero, nel presepe ischitano. Con i suoi materiali prestati dalla natura, le sue architetture inconfondibili, i suoi colori delicati, i suoi personaggi. Alla fine, i suoi canoni peculiari, che ne fanno una variabile ormai riconosciuta e caratteristica del presepe napoletano, studiato e reinterpretato dai sapienti artefici isolani che negli anni, dopo aver imparato a padroneggiarne le tecniche, hanno saputo adattarle alle particolarità dell’isola, alla varietà del suo paesaggio, alle specificità dei suoi borghi. Protagonisti, ogni volta in modo diverso, dei PRESEPI ARTISTICI che stanno finendo di prendere forma in ogni angolo dell’isola per essere pronti, tra poco, all’apertura ufficiale del XIX ITINERARIO PRESEPISTICO ISOLANO. Al via per l’Immacolata, come tradizione vuole.
Anche quest’anno si annuncia come uno dei grandi richiami del Natale ischitano, l’Itinerario, che copre l’intera isola, con creazioni ospitate nelle chiese, nelle abitazioni private, in locali appositamente riaperti. Lavori che hanno coinvolto decine di persone delle più varie età, tutte accomunate dalla passione per l’arte presepiale, coltivata per quasi l’intero arco dell’anno, seppure è dall’inizio dell’autunno che iniziano le grandi manovre per l’allestimento natalizio. Un lavoro corale, di gruppi familiari, di amici, di associazioni che per mesi condividono progetti e realizzazioni, con entusiasmo, dedizione e anche fatica, valorizzando le competenze e le preferenze individuali nella sfida collettiva. Il risultato sono le numerose tappe dell’Itinerario, a ciascuna delle quali corrisponde un presepe assolutamente unico.
Il percorso non può che partire dal borgo di ISCHIA PONTE, che è riferimento imprescindibile per gli appassionati dell’arte presepiale. Sono pronti la creazione che valorizzerà gli antichi mestieri ischitani esposta in via LUIGI MAZZELLA del Gruppo Isclani; il grande presepe classico di via GIOVAN BATTISTA VICO, “sott’a Pozzolana,” del gruppo “E’ bell ‘u presep”; e in via STRADONE il più antico presepe del borgo, ben 23 anni di vita, che quest’anno il team di esperti guidato da Pasquale Di Massa ha rinnovato quasi completamente, pur mantenendo come filo conduttore della narrazione la riproduzione dei luoghi dell’isola più significativi dal punto di vista paesaggistico e di scene di vita tradizionale, come “‘a vattut ‘e l’astec” che ha conquistato una posizione di primo piano. Si aggiungono i presepi all’interno delle chiese del borgo. Al PORTO, all’HOTEL VILLA MARIA, è approdato invece un classico Presepe Napoletano con i pastori dei famosi Ferrigno. E a CAMPAGNANO si è dato da fare un gruppo di giovani, sotto la guida del maestro Antonio Cutaneo e con il contributo del ceramista Scotto di Minico.
Proprio ANTONIO CUTANEO, insieme all’amico COSIMO CRONVELLO negli anni Settanta per la prima volta ebbero l’intuizione di costruire dei presepi e di esporli in pubblico.
A CASAMICCIOLA, il percorso prosegue nella CHIESA DI SAN GABRIELE, nella CHIESA DELL’IMMACOLATA alla Sentinella e nella CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA.
A LACCO AMENO, la CHIESA DI SANT’ANNA E SAN GIOACCHINO in piazza San Rocco.
A FORIO, possono essere visitati i presepi del ristorante LA TERRA DEL FUOCO e di SAN SEBASTIANO MARTIRE. A PANZA torna il pluripremiato presepe dei ragazzi dell’Associazione Moveo.
A BARANO c’è l’appuntamento fisso con il presepe di Libera Di Costanzo in VIA VITTORIO EMANUELE e l’altra tappa è a TESTACCIO, in VIA ASTIERE, per la “creatura” della famiglia Di Scala e in via Regina Elena, davanti all’Upim l’opera di Francesco Mattera.
Dato che l’Itinerario presepistico è a tutti gli effetti un attrattore turistico importante per tutto il periodo delle festività natalizie e anche oltre la Befana, l’ASSOCIAZIONE AMICI DEL PRESEPE, che da vent’anni è attiva sul territorio e che ha il merito di aver valorizzato, fatto conoscere e diffuso l’arte presepiale sulla nostra isola, dando vita al “presepe ischitano”, provvederà a promuovere l’offerta di quest’anno con brochure e materiale informativo diffusi negli alberghi e nei luoghi di aggregazione, per raggiungere il più ampio pubblico possibile.
L’Associazione organizzerà anche per questa XIX edizione la festa finale del 6 gennaio, presso il Palazzo vescovile, con i riconoscimenti ai presepi più apprezzati dal pubblico.
Intanto, una bella creazione degli esperti presepisti ischitani, dal titolo “Ischia ‘e tiemp ‘e ‘na vot”, è già esposta in una mostra specializzata a TORRE ANNUNZIATA e si parla diffusamente di Ischia e dei suoi presepi artistici nel catalogo della mostra, così come nello scorso ottobre era accaduto già nella conferenza internazionale di presepisti tenutasi a Bergamo. Dove l’isola aveva avuto molta visibilità e, di conseguenza, aveva fatto molto parlare del suo Itinerario natalizio. Tanta buona promozione per le bellezze dell’isola descritte nel “presepe ischitano” e per il lavoro dei costruttori, che stanno migliorando ogni anno la qualità delle loro creazioni. E che stanno lavorando anche in queste ore, per consegnare agli isolani e ai forestieri la magia della Natività e delle ambientazioni tipiche dell’Isola Verde.