Domenica, per qualche ora, torna la festa di Natale per i “pulcini sperduti” a Piedimonte

img_2576

Foto Qui Ischia – Villa Stefania, l’inizio della fine

Di questi tempi, già da qualche settimana, erano in piena attività e fermento. Nei primi anni, tutte le energie erano concentrate sulla realizzazione del Presepe vivente: dalle prove della rappresentazione alla preparazione dei costumi, dalla creazione della scenografia alla scelta delle musiche di accompagnamento. E poi c’era da organizzare la festa, con parenti e amici. E il pranzo annuale, che qualche giorno prima del Natale veniva condiviso con il Vescovo,  spesso con il Sindaco di Barano e con altri ospiti. Un appuntamento conviviale (a cui Padre Filippo Strofaldi non era voluto mai mancare) che sarebbe rimasto anche negli anni più recenti, quando non era stato più possibile allestire il presepe, ma non si era voluto rinunciare a tutte le altre consuetudini della festa domestica, dell’accoglienza nella casa che apriva le porte ad amici, vicini e familiari. Perchè Villa Orizzonte era nata e cresciuta come realtà aperta all’esterno, allo scambio e alla condivisione. E il Natale era un momento ideale per questo abbraccio con il mondo esterno.

Da oltre due anni quel piccolo mondo con i suoi riti casalinghi e le sue abitudini non esiste più. Spazzato via come una spesa inutile. Travolto, come le vite degli uomini e delle donne che vi avevano trovato il loro rifugio sicuro, dalla furia distruttiva di chi ha usato scientemente il suo potere per cancellare un’esperienza di grande civiltà, oltre che un indispensabile servizio sanitario. Chiusa quella che era stata la CASA per diciassette anni e chiusa la cucina, che come in tutte le case ne era il cuore, il focolare della convivenza e della condivisione, ai “pulicini sperduti”  sono rimaste delle sistemazioni provvisorie, degli alloggi che non sono più casa e che li obbligano perfino a pasti portati da fuori, perché dove stanno non c’è più neppure il modo per cucinare una minestrina. E in queste condizioni, anche il Natale, da tre anni, non è più lo stesso. Privato pure degli incontri consueti di auguri con il mondo che sta fuori, e non solo in senso letterale, oggi più di ieri.

L’idea che quanti restano della famiglia della Sir non avranno neppure quest’anno una vera casa in cui trascorrere il Natale, che anche il 24 e il 25 dovranno consumare pasti da catering nelle vaschette d’alluminio, che non potranno accogliere i loro familiari, amici e conoscenti com’era un tempo, ha suggerito al CUDAS di organizzare un pomeriggio natalizio di festa, un’occasione di stare insieme  che almeno per qualche ora potrà restituire loro un po’ della normalità a cui si erano abituati a Villa Orizzonte.

Dunque, domenica 18 dicembre, il Comitato per la Salute accoglierà gli ex residenti Sir e altri pazienti psichiatrici delle residenze isolane nella Sala DAFNE a Piedimonte, per un pomeriggio conviviale, con la musica e soprattutto il piacere di stare insieme. E nello spirito dei momenti di festa a Villa Orizzonte., la porta sarà aperta a quanti vorranno partecipare e condividere un momento di festa comunitaria.

L’appuntamento è dalle ore 16.30 alle ore 19 di domenica prossima. I “Pulicini sperduti” vi aspettano…

 

 

What Next?

Recent Articles