Firmato l’accordo tra il Comune d’Ischia e la Città metropolitana, finanziati i lavori all’ex pretura

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Foto Qui Ischia

(c.s.) E’ stato firmato questa mattina a Napoli l’accordo tra Città Metropolitana di Napoli e Comune di Ischia per “la disciplina delle modalità del trasferimento delle risorse destinate al finanziamento della realizzazione dei lavori di ristrutturazione delle sede distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli”. Alla presenza del sindaco metropolitano, Luigi de Magistris, il sindaco di Ischia Giosi Ferrandino e l’assessore all’edilizia giudiziaria e all’istruzione Carmen Criscuolo hanno così aggiunto l’ultimo fondamentale tassello per la soluzione di un problema che attanagliava il mondo dell’avvocatura e, di riflesso, della scuola isolana.
L’accordo prevede, in particolare, che la Città Metropolitana stanzi 600 mila euro grazie ai quali riprenderanno, con il nuovo anno, i lavori di adeguamento nella sede attualmente dismessa della pretura, in via Michele Mazzella, che tornerà così ad essere sede distaccata del tribunale. I locali dell’ex liceo statale “Scotti” torneranno così nella disponibilità della Città Metropolitana, che provvederà – previa necessaria ristrutturazione dell’immobile – a destinarli al mondo scolastico.
“Si tratta di un momento importante e di un accordo del quale siamo particolarmente orgogliosi.– ha commentato il sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino – Con il nostro impegno, riconosciuto di recente anche dall’Assoforense dell’isola d’Ischia, eravamo già riusciti a scongiurare il contenzioso con la ditta aggiudicataria dei lavori nell’immobile al momento dismesso, anticipando fondi dal nostro bilancio. Oggi, siamo a un punto d’arrivo, di cui beneficerà la collettività di Ischia e dell’intera isola”.
Nell’intera vicenda, il Comune di Ischia aveva intrapreso già nei mesi scorsi un dialogo proficuo con  Ettore Ferrara, presidente del Tribunale di Napoli, e Luigi de Magistris, del quale – dichiara – “abbiamo apprezzato il grande senso istituzionale e la praticità nel risolvere i problemi”. I lavori erano fermi dal 20 ottobre 2012.

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