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appuntamenti Giovedì 15 appuntamento a Ischia Ponte per i primi vent’anni del Museo del Mare
Giovedì 15 appuntamento a Ischia Ponte per i primi vent’anni del Museo del Mare
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8 anni ago |
Non fu un’impresa semplice. Anzi. Nonostante si trattasse di un’ottima novità per Ischia. Di quelle che dovrebbero suscitare un immediato e spontaneo “ma come mai non ci abbiamo pensato prima?”. E che dovrebbero trovare subito tutte le porte aperte, le disponibilità a collaborare, il sostegno generale. Ma la nascita del Museo del Mare a Ischia non incontrò queste condizioni ideali all’inizio. Inizio prolungato, visto che dalla prima proposta pubblica lanciata da Luciano Di Meglio su “Il Golfo” a metà anni Novanta all’inaugurazione passò un bel po’ di tempo. E una marea di difficoltà più o meno prevedibili, tanto da far dubitare sulla reale possibilità di dare concretezza a un progetto costruito intorno ad una pregevole collezione di modelli di barche di Nino Basile che stava per lasciare interamente l’isola e approdare a Trieste. La determinazione, però, alla fine l’ebbe vinta e le barche rimaste a Ischia divennero il nucleo di una dotazione che si arricchì velocemente di contributi, non appena il Comune d’Ischia, sindaco Gianni Buono, accettò di assegnare come sede il Palazzo dell’Orologio nel cuore di Ischia Ponte, fino ad allora utilizzato per mostre in limitati periodi dell’anno.
Era il 15 dicembre 1996 quando il nuovo MUSEO DEL MARE DI ISCHIA fu inaugurato nello storico palazzo anticamente sede dell’Università di Ischia. E già dalla prima visita non deluse le aspettative degli ospiti, visto che ognuna delle sale, opportunamente risistemata, restituiva un capitolo della storia più e meno recente della marineria dell’isola che già stava rischiando di essere rimosso dalla memoria collettiva.
C’erano alcuni bei modelli di barche caratteristiche dell’isola, ma nel frattempo vi si erano aggiunti anche tanti altri oggetti utili a raccontare il rapporto tra gli ischitani e il mare nel corso dei secoli. Attrezzi da pesca ormai in disuso, pezzi di imbarcazioni storiche e antichi strumenti per la navigazione, ex voto, cartoline e foto d’epoca, donati con entusiasmo da marinai, pescatori, famiglie, collezionisti che si erano lasciati coinvolgere con entusiasmo dall’idea di un museo tutto dedicato al loro mondo. E un nucleo forte di sostenitori, a cominciare dall’attuale direttore Rino Lauro, decisi a far funzionare il museo e ad arricchirne la dotazione.
Ciò che si è puntualmente verificato in questi primi vent’anni di vita di un Museo che ha avuto sempre la pregevole caratteristica di essere un luogo accogliente, coinvolgente, intrigante, dispensatore di informazioni ma soprattutto di emozioni. Un luogo di narrazioni, tenute vive da nomi, personaggi, individui e famiglie, ricordi e testimonianze che incontrano i visitatori e li accompagnano nell’itinerario sui tre piani, svelando una dimensioni di Ischia poco frequentata e poco valorizzata, nonostante l’insularità.
Negli anni, si sono moltiplicate le donazioni e l’esposizione è stata ampliata e potenziata fino all’offerta attuale, che è di grande valore storico e antropologico. E i visitatori che in questi primi vent’anni sono saliti per la lunga scalinata del Palazzo dell’Orologio si sono sorpresi e appassionati per quanto vi hanno scoperto e ammirato. E i libri a cui, nelle più diverse lingue, hanno affidato complimenti e commenti, pensieri e ringraziamenti, ne sono la felice dimostrazione. E la testimonianza del buon cammino compiuto.
Vent’anni ricchi di iniziative, attività, mostre, incontri per diffondere e promuovere la CULTURA DEL MARE partendo dalle giovani generazioni di ischitani che giovedì 15 dicembre, in occasione della ricorrenza, saranno omaggiati con una FESTA DEDICATA AL MARE. Alle 19.00 il portone blu del Museo sarà aperto per una conferenza della dottoressa MARIA CRISTINA GAMBI, valente ricercatrice del Centro di Ecologia del Benthos della Stazione zoologica di Napoli, a cui l’ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DEL MUSEO DEL MARE ha deciso di consegnare un riconoscimento per la sua intensa attività scientifica di rilievo internazionale. Tutti gli isolani (e anche i turisti interessati) sono invitati a partecipare.