In un’Europa in crisi, quel raggio di sole della Compagnia teatrale dell’Erasmus Plus

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Foto Qui Ischia

Non è stato un granché per l’Europa, questo 2016 che sta per congedarsi. Senza scomodare la classica definizione di “annus horribilis”, sono stati dodici mesi decisamente duri e problematici per il Vecchio Continente, tra gli attentati terroristici che hanno insanguinato Francia, Belgio e Germania, catapultandoci in una dimensione che prima non ci apparteneva, un’economia ancora debole che arranca quasi ovunque tranne che in Germania, l’impatto con fenomeni migratori di massa che hanno trovato l’Unione del tutto impreparata e inadeguata e, ultimo ma non ultimo, il moltiplicarsi delle spinte centrifughe e il pericoloso riaffacciarsi dei nazionalismi che un secolo fa alimentarono la carneficina della Prima Guerra Mondiale. Un quadro preoccupante e sconfortante, che ha visto affievolirsi anche l’adesione ai valori dell’Europa unita e il progressivo scollamento tra le classi dirigenti con le loro logiche tetragone e spesso ammuffite e i popoli che dovrebbero rappresentare tra Strasburgo e Bruxelles. Eppure, mentre si progettano e si costruiscono muri e si rispolverano i confini nazionali, in questo 2016 proprio un progetto europeo si è proposto come una delle novità più interessanti ed entusiasmanti del nostro microcosmo ischitano. Grazie alla scuola, che ha saputo unire, creare relazioni, incentivare scambi, favorire la comprensione e la condivisione tra ragazzi di paesi, lingue e culture diverse. Un PROGETTO, quello della COMPAGNIA TEATRALE DELL’ERASMUS PLUS, DA PORTARE AD ESEMPIO di ciò che dovrebbe essere, concretamente per tutti noi, quella cittadinanza europea che appare, oggi più di ieri, un’etichetta senza sostanza.

Alla fine del loro lunghissimo  e complicato percorso, merita un grande plauso collettivo, la storia del gruppo di giovanissimi attori formato tra gli studenti del LICEO STATALE ISCHIA, del LYCEE PIERRE POIVRE di La Réunion (Francia), del BALINT MARTON ALTALANOS di Budapest, Ungheria, e della  KAUFMAENNISCHE SCHULE di Heidenheim in Germania. Con il sostegno di un gruppo sovranazionale di insegnanti altrettanto coeso e motivato e grazie al contributo prezioso del Teatro dei Picari di Parigi e di un Salvatore Ronga in stato di grazia, partendo senza alcuna certezza nel 2015, si è arrivati a realizzare nel 2016 uno spettacolo plurilingue itinerante di assoluto valore. Sia a livello civile e umano, che come ottima prova di teatro, in cui i ragazzi hanno potuto esprimere i loro talenti e le loro capacità individuali e collettive.

Dopo la permanenza e la prima rappresentazione all’isola di Rèunion nell’Oceano Indiano, la messa in scena del Cyrano de Bergerac, rivisitato con la partecipazione dei ragazzi stessi, è approdata a Ischia nel nostro Teatro Poli a fine settembre, per poi spostarsi in Germania e concludere la tournée a Budapest. La prova più ardua, per la difficoltà di cimentarsi con un idioma particolare e complesso come il magiaro, che però è stata superata tanto brillantemente da suggellare un percorso formativo, culturale, emozionale destinato a non scivolare via senza lasciare tracce. Nei ragazzi e in quanti, a cominciare dagli insegnanti e dai loro familiari, per proseguire con gli spettatori delle varie performance, vi hanno potuto essere partecipi.

Nel salutare il 2016 con le sue tante ombre, resta la memoria della bella sfida vinta dalla Compagnia di Erasmus Plus, che ha visto la nostra isola proiettata in una dimensione internazionale che in parte le appartiene per la sua storia, anche recente, e che necessita di essere tenuta viva e, anzi, rilanciata. Un raggio di sole regalatoci dall’anno al termine, che speriamo sia moltiplicato nell’anno che verrà. Con la stessa passione, lo stesso spirito, lo stesso entusiasmo.

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