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Sanità Al “Rizzoli” toglieranno il cartello dell’Utic “tanto non cambia nulla”…invece vogliono cambiare tutto
Al “Rizzoli” toglieranno il cartello dell’Utic “tanto non cambia nulla”…invece vogliono cambiare tutto
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8 anni ago |
Foto Qui Ischia
“E non pensino, a Napoli o a Monteruscello, a qualche genialata per far passare qualche posto “semplice” di Cardiologia dotato di monitor come succedaneo dell’Utic…”. Non era una boutade né un’ipotesi fantasiosa, questa possibilità adombrata da Qui Ischia alla fine dello scorso settembre. A distanza di poco più di tre mesi, quell’eventualità sta per materializzarsi sul serio, questione di giorni. Si avvicina insomma, a grandi passi, la SOTTRAZIONE che gli ischitani hanno CONTRASTATO con fermezza e determinazione nel corso del 2016, scendendo in piazza a migliaia per ben due volte, IN DIFESA DELL’UTIC DEL RIZZOLI.
Altro che fantasie! Hanno fatto passare qualche mese, in terraferma, sperando che il trascorrere del tempo avrebbe messo il silenziatore alla resistenza degli ischitani al depauperamento dell’offerta sanitaria sull’isola, e poi sono tornati all’attacco del primo obiettivo, già identificato e CONDANNATO DAL PIANO OSPEDALIERO REGIONALE DI POLIMENI: l’UTIC. Destinato a sparire, in tempi molto ravvicinati, con la scusa che non cambierà nulla, che si tratta solo di una modifica formale…
Già, così stanno cercando di farla passare, di farcela digerire. Come una questione di cartelli. Perché il segno evidente della “novità” sarà l’eliminazione del cartello con la scritta UTIC sulla porta che chiude quella stanza nel reparto di Cardiologia del Rizzoli. Tanto non cambierà nulla…dicono. Ma, se fosse davvero così, a chi dà fastidio quella targa? Che necessità c’è di tirarla via 12 anni dopo la sua apposizione in concomitanza con la nascita della Terapia intensiva coronarica? Non è rotta nè cancellata, la targa, perchè va eliminata?
Devono pensare davvero di avere a che fare con indigeni con l’anello al naso, pronti a scambiare gioielli d’oro con collane di perline di vetro, in terraferma. A Roma, dove Polimeni ha partorito il suo Piano, in Regione a Napoli e a Frattamaggiore, dove da ieri ha fissato la sua unica e definitiva sede legale l’Asl Na2 Nord. Non c’è altra spiegazione logica al gioco delle tre carte che stanno cercando di fare, tirando forse fuori la collanina fasulla da rifilarci “aum aum” proprio dalla calza della Befana!
Checché ne pensino a Roma, Napoli e Frattamaggiore, però, il vivere su un’isola non è sinonimo di sprovvedutezza. E gli isolani possono capire benissimo che la rimozione di quel cartello è il SEGNALE FORMALE, seppur minimo, di un CAMBIAMENTO SOSTANZIALE. Esattamente quello previsto dal Piano ospedaliero di Polimeni, che prevede per la CARDIOLOGIA DEL RIZZOLI 8 POSTI LETTO SENZA UTIC. E ci troviamo con i numeri, precisi precisi. Basta togliere il cartello, per far “quadrare i conti”: i 4 posti letto “normali” più i 4 assegnati ora all’Unità coronarica.
Quando uscì il Piano Polimeni, ci dissero – i politici “di riferimento” e gli artefici della riorganizzazione sanitaria a tavolino – che la Cardiologia del “Rizzoli” sarebbe stata incrementata, vi ricordate? Fu il primo tentativo di affibbiarci la collanina di vetro. Dal loro punto di vista, quel numero 8 nella casella, al posto del 4 preesistente, era un incremento! Ma noi, gli 8 posti in Cardiologia ce li abbiamo dal 2005. Solo che 4 sono posti letto “normali” e 4 di UTIC, cioè un servizio di livello superiore, dove finora, ANNUALMENTE, sono stati trattati OLTRE 100 INFARTI DEL MIOCARDIO E UN NUMERO ANCORA MAGGIORE DI ISCHEMIE CARDIACHE. con l’aggiunta dei PAZIENTI SOTTOPOSTI AD IMPIANTO TEMPORANEO DI PACE MAKER.
Tolto, l’Utic, restano 8 posti letto = stessa quantità ma minore qualità!!!
Dicono: non cambierà nulla. E la scusa sarebbe che sopra i quattro letti oggi assegnati all’Utic resteranno collegati i monitor, per il controllo costante dei parametri dei pazienti. Ma i posti letto monitorati NON sono la stessa cosa di un’Utic…specie quando di quest’ultima viene espressamente soppressa per trasformare la Cardiologia di Ischia in uno “spoke” di primo livello nella riorganizzazione dei servizi di emergenza cardiologica su base regionale. Nello “spoke” di primo livello, senza Utic, vengono erogate prestazioni specialistiche di cardiologia clinica di base. Non si può fare più ciò che consente un’Utic, perchè nei casi oggi trattati nell’Unità coronarica ischitana, è previsto il trasferimento in terraferma dei pazienti. O a Pozzuoli, dove è previsto un Hub Cardiologico di I livello con Utic, o a Napoli, dove si trovano ovviamente le strutture a più alta specializzazione a cui si afferisce anche oggi nei casi più gravi.
A parte i livelli di specializzazione più alti, che per definizione non possono che stare al di là del mare, la sottrazione dell’Utic all’isola, dunque il regresso alla situazione anteriore al 2005, è il frutto di una riorganizzazione fatta da tecnici che non hanno tenuto in alcuna considerazione la CONDIZIONE DI INSULARITA’. E hanno valutato solo il numero dei residenti dichiarato dall’ultimo censimento, che assegna a Ischia meno di 70mila abitanti mentre per lo “spoke” di 2° livello con Utic ne sono indicati tra i 100 e i 150mila. Ma i turisti che sono parte integrante del bacino d’utenza del “Rizzoli”, se si sentono male, non vengono forse assistiti nel nostro ospedale? Polimeni non se n’è preoccupato, ma a Napoli e a Frattamaggiore dovrebbero saperlo, che la popolazione media reale dell’isola è perfettamente nel range dei 100-150 mila abitanti che ci conserverebbe di diritto l’Utic.
Il gioco delle tre carte non può cancellare la realtà. E NON PUO’ FARCI ACCETTARE UN “NON CAMBIA NULLA” CHE CAMBIA TUTTO, anche se in modo “soft”, sotto traccia, togliendo un cartello. Quel cartello è la carta che fa crollare tutto il castello. Che ci porta via per sempre un livello di assistenza salvavita che Ischia ha faticosamente conquistato, fondamentale per la comunità e per i nostri ospiti. UN LIVELLO A CUI NON POSSIAMO RINUNCIARE.
Gli ischitani lo hanno detto chiaro a luglio e ad ottobre. E non è che il nuovo anno appena iniziato ci farà accettare la presa per i fondelli rigettata nel 2016…