L’incremento è stato notevole e ha fatto parlare addirittura di corsa alla vaccinazione. Più che comprensibile, d’altra parte, considerati i tanti appelli che nelle ultime settimane si sono susseguiti a favore del ricorso al vaccino contro la meningite, non solo in Toscana, dove era stato raccomandato in modo capillare dalle stesse autorità sanitarie, ma in tutta Italia. E anche a Ischia l’aumento della richiesta di vaccinazioni è una realtà, almeno per i bambini, in linea con le raccomandazioni su cui tanto stanno insistendo gli esperti attraverso i media nazionali. Solo che per arrivarci, alla vaccinazione, c’è da affrontare un percorso abbastanza accidentato, che si scontra con le inadeguatezze organizzative croniche della nostra Asl e con le conseguenze dell’insularità, che esistono e non sono di poco conto. Anche se a Frattamaggiore, a cominciare dal direttore generale d’Amore, continuano a misconoscerle, se non a negarle.
Ed è sicuramente un problema in più per gli isolani, il fatto che a praticare ai bambini le vaccinazioni obbligatorie e anche quelle consigliate – come quella che riguarda la meningite da meningococco- è uno specialista proveniente dalla terraferma, che opera due volte a settimana, il mercoledì e il venerdì, presso la sede dell’Unità Materno-infantile a Perrone. Così, è prassi che, una volta fatta la prenotazione e ottenuto l’appuntamento per qualunque vaccino, nel giorno stabilito, prima di recarsi a Casamicciola, i genitori dei bimbi in lista di attesa telefonino in sede, per sapere se il medico sia arrivato o meno. Già, perchè quando le condizioni meteo sono proibitive e lo specialista non può raggiungere Ischia, cosa niente affatto rara, sono a turno alcuni dei pediatri di libera scelta a supplire, pur di garantire il servizio. Come è capitato anche in questi ultimi giorni. Nel bel mezzo della fase più calda per le vaccinazioni contro la meningite e, dunque, con un numero di richieste più alto del solito.
In tanti si sono attivati in questi giorni e si stanno attivando per far vaccinare i loro bambini. E tutti si trovano a dover affrontare una trafila burocratica complicata dalla vaghezza e contraddittorietà delle informazioni su come accedere alla prestazione.
A rappresentare un nuovo problema, del tutto imprevisto, è la novità del TICKETt di 10 EURO, entrato in vigore dal primo gennaio, che va versato obbligatoriamente come tutti i ticket prima di presentarsi all’appuntamento stabilito con la ricevuta dell’avvenuto pagamento. Da fare dove? Su questo punto non vi è concordanza di indicazioni. C’è chi è stato indirizzato al Banco di Napoli e chi, invece, al presidio San Giovan Giuseppe, dove è installato lo sportello automatico, di cui però va verificato di volta in volta il funzionamento, rischiando di fare un viaggio a vuoto e di dover poi fare una “passeggiata aggiuntiva” con relativa fila in banca.
Naturalmente, siccome le vaccinazioni si fanno a Casamicciola, per pagare il ticket allo sportello di via Mirabella, ma anche se si deve andare in banca e a maggior ragione se nel primo caso si trova l’apparecchio fuori uso, bisogna mettere in conto di perdere un’altra mattinata. Ma tanto i genitori dei bambini, che avranno mai da fare?
Sarà poi che questo ticket per le vaccinazioni è fresco di anno nuovo, un regalo del 2017, ma non si sono ancora organizzati neppure con moduli adeguati. Chi ha versato l’obolo in questi primi giorni, infatti, si è visto rilasciare una ricevuta con la causale “visita specialistica”, che non ha nulla a che fare con la prestazione effettivamente fruita, con qualche effetto sul calcolo preciso delle diverse prestazioni effettuate che si dovrà fare a fine anno. Ma tant’è, basta che entrino soldi nelle casse dell’Azienda, che tutto il resto è secondario.
Se così non fosse considerato, a maggior ragione ora che si paga anche un costo aggiuntivo, l’Asl avrebbe provveduto in tempo per l’inizio dell’anno ad organizzare seriamente la riscossione del NUOVO TICKET PER LE VACCINAZIONI, magari con un aggeggio automatico anche nelle sedi dislocati in altri Comuni, oltre a quello installato a Ischia Ponte. Tanto per facilitare le cose all’utenza, ovvero l’ultima delle preoccupazioni di chi decide e (non) organizza a Frattamaggiore. E tanto più alla luce dell’aumento delle richieste di vaccinazione per la meningite, che era prevedibile si sarebbe verificato anche nel territorio della Na2Nord, isole comprese. Un’altra dimostrazione dell’attenzione e del rispetto riservati ai cittadini, sempre più spremuti come limoni in cambio di dosi massicce di disagi e fastidi burocratici. Bene arrivato 20017!