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Cultura Dopo quattro campagne di restauro, arriva a Ischia la tesi dedicata agli affreschi della Torre Guevara
Dopo quattro campagne di restauro, arriva a Ischia la tesi dedicata agli affreschi della Torre Guevara
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8 anni ago |

Foto Qui Ischia
I tedeschi dell’Università di Dresda hanno mantenuto l’impegno assunto all’atto della firma della convenzione con il Comune d’Ischia e la Sovrintendenza ai Beni culturali. Sei anni dopo l’inizio di un gran lavoro di recupero di arte e di memoria in un monumento spesso in precedenza oltraggiato, hanno tirato le fila dell’impegno profuso in quattro campagne di restauro nella Torre Guevara con una ponderosa pubblicazione che ne svela tutti i passaggi e, soprattutto, ne rivela le stupefacenti conclusioni. E giovedì prossimo, 26 gennaio, presso la sala del Consiglio comunale di Ischia, è fissata la presentazione ufficiale del complesso lavoro di ricostruzione del lavoro compiuto sulla nostra isola dall’équipe di insegnanti e laureandi guidata dal professor Thomas Danzl, direttore della prestigiosa scuola di restauro dell’ateneo tedesco. E sarà anche il primo appuntamento del ricco programma per i quarant’anni di attività del Circolo Sadoul, che ha contribuito in modo decisivo a questo progetto, fin dai primi contatti tra i soggetti coinvolti, promuovendo anche la divulgazione e valorizzazione del lavoro finora svolto per riportare alla luce gli affreschi rinascimentali nel piano nobile della Torre.
Nel prossimo incontro ischitano, saranno la professoressa ILIA DELIZIA, Presidente del Circolo Sadoul, il professor THOMAS DANZL, Decano della II Facoltà dell’Accademia di Belle Arti di Dresda e la professoressa MONICA MARTELLI CASTALDI DELL’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, a presentare ufficialmente agli altri partner dell’iniziativa – Sovrintendenza ed all’Amministrazione Comunale – i quattro volumi della tesi di specializzazione della dottoressa MARIA GRUEMBAUM, che ha approfondito tutti i passaggi delle operazioni di restauro fin qui effettuate, come del lavoro che dovrebbe seguire per dare compimento all’opera di pieno recupero dei dipinti murari del monumento ischitano.

Foto Qui Ischia
Una copia della tesi, tradotta in italiano da ROSARIO DE LAURENTIIS, verrà consegnata alla Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia, dove andrà ad arricchire il fondo con le opere dedicate alla nostra isola e potrà essere consultata da studiosi e appassionati. Si tratta, d’altra parte, di una preziosa fonte di conoscenza della Torre di Cartaromana e delle pagine di storia che riguardano il periodo indagato dagli esperti tedeschi. Il restauro degli affreschi, infatti, è stato un’operazione interdisciplinare molto complessa e dalle molteplici sfaccettature, che ha coinvolto diverse competenze. C’è la parte dello studio dei materiali, dei supporti e delle loro trasformazioni legate al tempo e alle manipolazioni che vi si sono succedute, che ha richiesto approfondite analisi chimico-fisiche con tecnologie d’avanguardia. C’è un approfondito studio dello stile e dell’estetica dei dipinti, che ha consentito di elaborare un’ipotesi di attribuzione delle opere ad artisti di formazione fiamminga, fortemente influenzati da un autore di riferimento nel XVI secolo quale fu JAN VREDEMAN DE VRIES, conosciuto anche come JOHAN FRISIO. E c’è poi la parte della contestualizzazione storico-artistica che ha consentito di ricostruire una parte importante della storia della Torre. E sarà il professor Danzl a fare il punto sulle scoperte che si sono susseguite durante le varie compagne di restauro, che hanno portato a Ischia negli anni una quarantina di studenti specializzandi dell’Università di Dresda, regalando loro anche una significativa esperienza di studio all’estero e di vita.
L’appuntamento di giovedì, insomma, rappresenterà il momento finale di un percorso prezioso di conoscenza e di collaborazione tra enti e istituzioni italiane e locali e l’Università di Dresda. Una sinergia da valorizzare, anche nell’ottica delle particolari relazioni culturali che Ischia ha intrattenuto con la Germania per buona parte del secolo scorso. E grazie ad un’opera d’arte europea, quale si sono dimostrati gli affreschi della Torre, c’è da auspicare che il rapporto creato con l’Università di Dresda possa proseguire con altri progetti, anche per completare l’opera di restauro avviata a Cartaromana e valorizzarla a Ischia e in Germania.