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Raccontala tu Piazzale Aragonese, l’ultima mareggiata ha colpito duro sul lato “acconciato” un anno fa
Piazzale Aragonese, l’ultima mareggiata ha colpito duro sul lato “acconciato” un anno fa
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8 anni ago |
Che sta ‘nguaiat è cosa nota. Ed evidente. Da parecchio tempo. Certamente per i continui allagamenti dal mare, che fanno bello sulle foto tanto cliccate e condivise sui social, ma sono molto meno piacevoli per chi ci abita o ci lavora. E anche per la cura e la manutenzione che sono cronicamente carenti e che, quando qualche lavoretto si fa, vengono pure male e finiscono con il peggiorare la situazione invece di migliorarla. Così continua a perdere pezzi, il piazzale Aragonese. Non meno dell’annesso pontile, ormai ridotto ai limiti della tenuta, e del contiguo ponte di collegamento con l’isolotto del Castello che sta messo assai male anch’esso, dopo anni e anni in cui non ci si è buttata neppure una “cardarella” di cemento, ma di recente è stato annunciato che lì, prossimamente, dovranno metterci mano. E trovandosi, potrebbero (dovrebbero…) allargarsi almeno al limite del piazzale sul lato compreso tra il pontile e il ponte. Là dove l’onda batte con forza e sconquassa la struttura, sempre più esposta e fragile.
Anche l’ultima mareggiata, violenta, insistente, ha lasciato tracce pesanti. I grossi basoli divelti non sono più al loro posto, letteralmente strappati dal mare che li ha deposti di lato, pronto a portarseli alla sua prossima sfuriata. Che, per come si è messo questo inverno, non tarderà ad arrivare. E il mare s’insinuerà ancora più agevolmente negli spazi che si è già aperto e porterà avanti la sua azione distruttiva, ingoiando altri pezzi della piazza, esposta ad un’erosione continua, senza protezione.
In tanti anni, con tanti progetti più o meno milionari perlopiù inutili, talvolta dannosi, non ci hanno proprio pensato a fare qualcosa almeno per garantire la tenuta della struttura esistente. Che, peraltro, l’ultimo intervento di totale risistemazione, ormai più di vent’anni fa, non sistemò affatto, rendendola anzi ancora più indifesa rispetto alla furia dell’acqua, facilitata da una pendenza tutta al contrario, che la fa entrare dentro invece di agevolarla in uscita.
Evidentemente, non hanno fortuna le rare cure dedicate alla storica piazza confinante col mare. Non ha avuto buon esito neppure un lavoretto “in economia” fatto un anno fa, poco più poco meno, proprio nel punto in cui i basoli sono saltati nei giorni scorsi. Un ordinario intervento con lo stile inequivocabile del “made in Ischia”, che non “acconcia” nulla e ha la durata breve garantita. E infatti anche stavolta la regola è stata rispettata. Con il rigore e la precisione di sempre. E quei basoli divelti a dimostrarlo. E un buco da riempire e sistemare prima che quel lato ceda completamente. Magari, stavolta, realizzando un lavoro a regola d’arte. Hai visto mai che ci si riesca, provandoci, pure a Ischia…