Il Centro Ricerche Storiche d’Ambra, 40 anni di cura, tutela e promozione della cultura a Ischia

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Foto Qui Ischia

Un impegno senza sosta. Portato avanti con dedizione quotidiana e passione immutata, nonostante il trascorrere del tempo. Che ha accompagnato la nascita e il lento, progressivo incremento di una biblioteca che è un tutt’uno con il palazzetto d’epoca affacciato sulla basilica di San Vito. Diecimila libri, raccolti con pazienza certosina, che foderano le pareti di tutte le stanze. E un numero non inferiore di documenti, raccolti in corposi faldoni, che raccontano la storia dell’isola nelle più diverse epoche e circostanze. E poi l’emeroteca, altre migliaia di giornali, a comporre lo straordinario puzzle di un patrimonio di sapere tanto vasto e articolato quanto raro. E’ una creazione stupefacente, il CENTRO DI RICERCHE STORICHE D’AMBRA, di cui sabato scorso è stato festeggiato il QUARANTESIMO ANNO DI VITA. Un condensato di informazioni, storie, testimonianze messo insieme libro dopo libro, foglio dopo foglio, in una ricerca ininterrotta che genera sempre nuove curiosità e suggerisce nuovi obiettivi. Un organismo che vive attraverso l’azione continua di approfondimento del suo creatore, l’avvocato NINO D’AMBRA coadiuvato dalla moglie GEMMA, che lo tiene a disposizione di chiunque ne abbia bisogno per ricerche e tesi di laurea. E sono stati numerosi, in questi quattro decenni, coloro che hanno trovato a Forio il materiale utile per i loro studi sulla storia di Ischia, scoperto e raccolto da d’Ambra nei più diversi archivi e biblioteche in Italia e all’estero.

Ci lavora ogni giorno, Nino d’Ambra, alla sua creatura di carta. Monumentale eppure delicata creatura, che richiede cure e attenzioni continue per continuare a dispensare copiosi frutti, come è stato in tutti questi anni. E’ da lì che Nino d’Ambra ha attinto per le sue numerose MONOGRAFIE dedicate alla STORIA ISOLANA e ai suoi personaggi, alcuni dei quali sono stati riscoperti in carte e documenti dimenticati, sottratti all’oblio e restituiti alla memoria collettiva. Anche delle prossime generazioni, grazie alla parola scritta.

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Foto Qui Ischia

In quel patrimonio affondano anche le radici dell’opera più impegnativa e complessa, la grande BIOGRAFIA DI GARIBALDI, che tra l’altro ricostruisce anche il soggiorno ischitano dell’Eroe dei Due Mondi nell’estate del 1864, con i suoi interessanti retroscena politici. E la stessa genesi ha avuto la preziosa opera di recupero degli avvenimenti che caratterizzarono la Repubblica Napoletana del ’99 sul nostro territorio. Ciò che ha ispirato e supportato iniziative di divulgazione, di diffusione della conoscenza di quel periodo storico.

Da quando è stato fondato e vieppiù nel prosieguo del suo percorso, il Centro Ricerche Storiche d’Ambra si è sempre fatto carico di tener viva la memoria, di trasmettere il ricordo della storia, che rappresenta la base per vivere il presente e solide fondamenta su cui costruire il futuro. Lo ha fatto, oltre alle tante pubblicazioni ora anche in Rete,  attraverso le manifestazioni  nei luoghi della storia, l’apposizione di targhe e lapidi rievocative, gli incontri nel palazzo/sede che guarda la chiesa di San Vito, con un pubblico che partecipa con interesse e condivide le sollecitazioni intellettuali dei padroni di casa. Come è avvenuto anche nell’occasione speciale del quarantennale, doveroso riconoscimento della strada compiuta dal Centro e del ruolo speciale che ha svolto finora nel promuovere la cultura sulla nostra isola.

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Foto Qui Ischia

Intorno al Centro, al lavoro di Nino e Gemma d’Ambra, si è creato un CENACOLO vivo e vivace. Che è un altro dei meriti del Centro. Merito riconosciutogli sabato dall’istituzione rappresentata dal sindaco Del Deo, dagli esponenti di altre realtà e riferimenti culturali, come il Circolo Sadoul con Rosario De Laurentiis, la biblioteca e il centro dedicato al marxismo-leninismo di Domenico Savio, personalità del mondo della cultura, dal poeta Balestrieri alle professoresse Lina D’Onofrio e Anna Verde, che ha ricordato le visite degli studenti del Liceo al Centro di San Vito e la disponibilità di d’Ambra a mettere a disposizione dei giovani la sua biblioteca, ma soprattutto le sue conoscenze e il suo entusiasmo per la ricerca e lo studio del passato.

Senza peccare di ridondanza, il Centro e l’opera di Nino d’Ambra nel custodire, tutelare e comunicare la memoria di alcune epoche particolari della storia dell’isola, sono stati avvicinati e assimilati all’azione svolta a Napoli da Gerardo Marotta e dal suo Istituto per gli Studi filosofici e collegati alle altre esperienze culturali speciali fiorite a Forio nel secolo scorso, ovvero il Bar Maria e la Libreria Mattera.

Un sacrosanto, doveroso omaggio all’opera insostituibile che  Nino e Gemma d’Ambra portano avanti da quarant’anni, in continuità con il patrimonio culturale di cui sono attenti e premurosi custodi e valorizzatori. Un patrimonio sempre disponibile per quanti sanno rispettarlo, apprezzarlo, amarlo. Quegli stessi che nelle sale del Centro foderate di libri, documenti, giornali e fotografie d’epoca riconoscono la loro casa, riconoscenti a chi la cura ogni giorno. Con dedizione e passione immutati, da quarant’anni.

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