Uh, in Comune si sono ricordati del Tondo di Marc’Aurelio! Miracolo dei finanziamenti milionari…

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Foto Qui Ischia

La pioggia di milioni annunciati dal Comune d’Ischia non conosce tregua in questo inverno pre-elettorale e anche la giornata di oggi non ha fatto eccezione. E così, ultima di una serie che presumibilmente ci regalerà nei prossimi giorni altre sorprese, è stata pubblicizzata la notizia che Ischia insieme ad altri  Comuni della Campania avrebbe ottenuto (condizionale d’obbligo visti i precedenti) un nuovo finanziamento, stavolta riconosciuto direttamente dal Ministero dei Beni culturali, su una “proposta progettuale” dal nome assai intrigante, oltre che poetico: “IL PAESAGGIO SUBLIME: TRA ANGELI E DEI”. E a beneficiare dei soldi che dovrebbero arrivare sull’isola sono stati indicati tre beni culturali decisamente malmessi, tutti vittime dell’assenza di manutenzione cronica del patrimonio pubblico ischitano: il CARCERE DI PUNTA MOLINO, LA TORRE DI CARTAROMANA e (udite,udite!) anche il negletto TONDO DI MARC’AURELIO, di cui per l’occasione sono stati resuscitati anche gli illustri trascorsi storici normalmente misconosciuti. Potere del dio milione…

Il progetto dal nome intrigante coinvolge ben 17 Comuni, compresa Ischia, e ne è capofila Vico Equense. Nel comunicato diramato in proposito dal Comune d’Ischia si legge: “Nell’ambito della proposta, che figura tra le quelle ammesse dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo come “interventi per la valorizzazione delle aree di attrazione culturale” con un finanziamento complessivo di 12 MILIONI DI EURO, Ischia è inserita nel SENTIERO DEGLI DEI, che parte dai Monti Lattari a attraversa la Costiera Amalfitano-Sorrentina toccando le isole del Golfo: gli altri due percorsi premiati dal Ministero sono il Sentiero della Dea Minerva e il cammino dell’Arcangelo. Il Comune di Ischia aderirà all’associazione di Comuni ATS Terra Protetta”. Insomma, si tratta di un intervento ampio e articolato, una boccata d’ossigeno per tante realtà culturali  della Campania bisognose di essere finalmente curate e adeguatamente valorizzate come meritano.

Un’iniziativa buona e giusta, dunque, purchè  vada davvero in porto e non si tratti di un’anticipazione precipitosa, come nel caso dello strombazzato finanziamento regionale per la Torre di Guevara di cui non vi era corrispondenza negli atti ufficiali…Anzi, visto il precedente, oltre a dover necessariamente maneggiare con cura anche la novità di oggi, non si può non augurarsi che almeno questi fondi ministeriali vadano a buon fine, considerato che il monumento di Cartaromana è in pessime condizioni e ha bisogno di lavori urgenti, indifferibili.

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Foto Qui Ischia

Il finanziamento ministeriale è finalizzato, secondo il comunicato comunale, a “migliorare la segnaletica, abbattere le barriere architettoniche, effettuare interventi di restauro, manutenzione e restauro per tre realtà che raccontano tasselli significativi della storia dell’isola, e del comune di Ischia in particolare”. Ed è evidente che, per quanto riguarda Ischia, le parole chiave sono due: RESTAURO e MANUTENZIONE, che sono poi le esigenze comuni a tutti e tre i monumenti ischitani. Ed è auspicabile che a quelle emergenze vengano destinati tutti i soldi che eventualmente arriveranno, considerate le condizioni pessime in cui versa, oltre alla Torre, il Tondo, mentre il Carcere ha bisogno più che altro di una buona manutenzione straordinaria, visto che non gli è stata più assicurata dopo il recupero degli anni ’90. Di certo, il problema ischitano non sono stavolta le barriere architettoniche, che non esistono nel caso del Carcere, per non parlare del Tondo. Barriere che ci sono invece alla Torre, ma trattandosi di un palazzo quattrocentesco, è evidente che non si possono eliminare o correggere.

Ma veniamo al TONDO nel Porto di Ischia. E’ facile immaginare che la sua presenza nel “pacchetto” abbia avuto un ruolo non secondario nel via libera al finanziamento. La storia dell’isolotto, oggi stravolto, nell’antico Lago de’ Bagni poi trasformato in approdo è talmente particolare e significativa e si sposa talmente bene con l’idea del “Sentiero degli dei”, che a Roma non sarà passata inosservata. Come la necessità di SALVARE QUEL BENE DALLA DISTRUZIONE IN CUI E’ GIA’ PRECIPITATO, NELL’INDIFFERENZA GENERALE. E IN PRIMO LUOGO DEL COMUNE D’ISCHIA.

Ma come ti viene – mi si potrà obiettare – di accusare il Comune d’Ischia di indifferenza e DISINTERESSE verso il Tondo, se l’hanno candidato ad un finanziamento per rimetterlo in sesto?

Il fatto è che la POSIZIONE DEL COMUNE è AMBIGUA E ONDIVAGA. Perchè oggi si esalta il valore del Tondo , ci si ricorda che fa parte dei “tasselli di una storia millenaria che si rivela sempre più affascinante”, si usano a profusione la parola “valorizzazione” e l’aggettivo “culturale”. Ma allora come hanno potuto, l’attuale amministrazione  e il Consiglio comunale all’unanimità, dare il via libera nel 2013 alla DELIBERA CHE HA SPOSTATO IL MOSTRO DI CEMENTO ARMATO DEL NUOVO PONTILE PROPRIO ADDOSSO AL TONDO?

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Foto Qui Ischia

Con quale coraggio si presentano come i tutori/salvatori/valorizzatori del pregevole monumento che hanno condannato con quella decisione, che finora non risulta essere stata oggetto né di RIPENSAMENTI né di RETROMARCE da parte di nessuno degli organi comunali corresponsabili?

Allo stato, perdurando lo sconcertante PROGETTO CANTIERABILE DEL MOSTRO DI CEMENTO ARMATO NEL PORTO, i fondi per il Tondo non hanno motivo di essere, perchè non ci può essere salvezza né valorizzazione di quel monumento, se prima non sarà messo DEFINITIVAMENTE E UFFICIALMENTE AL RIPARO DA QUELLA MINACCIA. Provvedano prima, in Comune, a liberare il campo da quella mina vagante che hanno attivato loro e poi parlino di “valorizzazione” e “eccellenza culturale”. Altro che “sentieri degli Dei” e “paesaggi sublimi”…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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