Con la primavera è tornata la cascata della Siena, resterà per sempre o solo durante i lavori?

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Dalla spiaggia – Foto Qui Ischia

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Da vico Marina. Foto Qui Ischia

Era comparsa due anni fa, in una calda giornata di settembre. Poi, dopo qualche giorno, era sparita. Improvvisamente come si era manifestata. E da allora era scomparsa, di nuovo inghiottita dalla terra che la genera da epoche immemorabili. Fino al ritorno primaverile, improvviso come al solito. Già, la cascata  della Siena ha fatto la sua ricomparsa e scende a tutta forza dal tratto di muro sovrastante il limitare della spiaggia cosiddetta del Muro Rotto. Acqua limpida (almeno all’apparenza) e calda che in gran quantità va ad incontrarsi con il mare. Acqua che presumibilmente proviene dalla vena sotterranea emersa durante lo scavo nell’area della Siena che, come ben sapevano gli “iscaioli”, custodiva una sorgente simile a quelle che secoli fa erano ancora ben identificabili lungo la costa ischiapontese, prima che arretrasse a favore del mare per il bradisismo a cui è costantemente sottoposta.

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

Non è un mistero per nessuno che, come era prevedibile, durante le attività di scavo e di rimozione di metri di terra per raggiungere il livello stabilito per la costruzione del parcheggio, si è manifestata la sorgente ipogea, che ha continuato a spurgare, creando laghetti a ripetizione nell’area interessata dai lavori. Dove si nota adesso una lunga tubatura lungo tutto il perimetro del cantiere a cui sono collegati dei tubi più piccoli infilati nel terreno che pompano acqua nella condotta principale. A occhio, è così che si sta liberando dall’acqua lo spazio dove sono ancora all’opera le scavatrici. E osservando il percorso della condotta, si nota il collegamento con dei tubi blu che risalgono di livello proprio in corrispondenza con il tratto da cui sgorga la cascata. Che, in tutta evidenza, è alimentata dalla sorgente della Siena.

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

Davanti a questo “miracolo”, inevitabili sorgono degli interrogativi, soprattutto sulla prospettiva di questa situazione. Fermo restando che si stia prosciugando il terreno impegnato dai lavori, per poter proseguire nella costruzione dell’opera prevista, come si risolverà il problema quando il parcheggio sarà costruito?. E’ previsto un sistema di gestione della sorgente sotterranea, quando sarà tombata dal parcheggio in via di realizzazione, e di che tipo? La cascata a mare è provvisoria, nel senso che è stata autorizzata solo per il periodo dei lavori, o è destinata a diventare un ulteriore elemento del panorama di quel tratto della costa ischiapontese?

Le domande in questione non sono peregrine, perchè riguardano l’assetto geologico di un’area che, ancorchè privata, è all’ingresso del centro (densamente) abitato, al confine con il mare e con una spiaggia, dunque con una proprietà demaniale. E sarebbe doveroso informare la cittadinanza, a cominciare dai residenti del borgo, su quell’origine di quell’acqua che comunque finisce in mare di fianco ad un lido che tra poco più di un mese tornerà ad essere affollato di bagnanti. E ancor più qualcuno dovrebbe premurarsi di chiarire quale sarà il futuro di quella sorgente, a parcheggio finito.

Se ci aspetta una cascata a mare perenne, gli ischitani hanno il diritto di saperlo. Anche per organizzarsi a valorizzare questo richiamo imprevisto, che potrebbe aggiungersi alle meraviglie della costa e diventare esso stesso un’attrazione turistica, magari con illuminazione notturna e visite via mare per far fotografare la CASCATA A MARE DI ISCHIA PONTE! Ci mancava per incrementare l’offerta turistica del borgo!

Qualcuno si prenderà il fastidio di fornire qualche delucidazione doverosa agli ignari cittadini? Chissà…

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