Cascata a mare e cantiere di nuovo allagato: cosa sta accadendo alla Siena?

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Foto Qui Ischia

Non si ferma più. Neppure la cascata  è più sufficiente a smaltirla. Benché scorra a tutta forza, senza sosta, precipitando dall’alto verso il mare, dove la convoglia la selva di tubi che  con l’ausilio di potenti  pompe la estrae dal terreno, l’acqua è tornata ad invadere lo scavo della Siena. E zampilla in più punti, alimentando i laghetti che si allargano sul fondo dello scavo, ormai completato, tanto che  le ruspe non sono più in azione. Il “fiume” sotterraneo appare incontenibile, ora che non ha più la copertura di terra e di roccia. Ora che tutti gli strati soprastanti che lo tenevano in profondità sono venuti meno. Ora che la sua copertura naturale è stata scoperchiata. E così tutti gli interrogativi sulla situazione che si è creata nel terreno all’ingresso del centro storico, diventano ancora più pressanti.

Anzi, considerato l’armamentario messo in campo per cercare di liberare dall’acqua l’area destinata a trasformarsi in parcheggio e il risultato nullo raggiunto, le domande si moltiplicano. In particolare, quelle sul rapporto tra lo scavo effettuato, l’acqua che scorre e la FALDA SOTTERRANEA che, oltre ad essere stata intercettata come appare del tutto evidente, potrebbe essere stata anche intaccata, con conseguenze sull’assetto idro-geologico a valle e a monte tutte da verificare e da valutare. Anche in una prospettiva di medio-lungo periodo.

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Foto Qui Ischia

Con le pompe e i motori che lavorano a pieno ritmo, con la massa d’acqua che finisce a mare, il contemporaneo e persistente ALLAGAMENTO DEL CANTIERE alimenta le preoccupazioni su ciò che si è scatenato alla Siena. E visto che in quella zona le fonti storiche indicano la presenza dell’”Acqua del Pontano” e dell’”Acqua Mirtina” che potrebbero essere due sorgenti o una sola, non si può non chiedersi se non si stia compromettendo pure quel prezioso patrimonio di acque dolci, che avrebbero potuto e dovuto avere ben altro utilizzo a beneficio della comunità. Non è che invece di alimentare il non lontano parco idro-aromaterapico in pineta, stiamo mandando in malora anche la sorgente Mirtina, l’acqua che ai primi del Novecento aveva vinto dei concorsi come migliore bevanda d’Europa?

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Foto Qui Ischia

Più aumenta il volume dell’acqua che fuoriesce dalla Siena, più è URGENTE, NECESSARIO, IRRINUNCIABILE che tutte le autorità competenti e responsabili DIANO RISPOSTE CHIARE, ESAURIENTI E PUNTUALI SU COSA STA ACCADENDO ALLE PORTE DEL CENTRO STORICO E A MARE, con lo sversamento di quell’enorme quantità di liquido caldo. Dinnanzi a quel fenomeno, che ha ripercussioni importanti e significative almeno sull’area del cantiere e sugli immediati dintorni e che  potrebbe averne su una zona molto più vasta, non è possibile accontentarsi del SILENZIO dietro il quale si stanno trincerando tutti coloro che hanno il DOVERE DI SPIEGARE. E’ venuto il momento che si assumano fino in fondo   LA RESPONSABILITA’ DI COMUNICARE alla cittadinanza come si sia potuti arrivare a questo punto e come si intenda procedere  per salvaguardare la falda e per tutelare la risorsa idrica, l’assetto idro-geologico dell’area nord-orientale dell’isola e l’abitato storico tutt’intorno al cantiere.

LA COMUNITA’ HA DIRITTO DI SAPERE COME STANNO LE COSE. E’ GIA’ PASSATO TROPPO TEMPO E IL SILENZIO STA DIVENTANDO ASSORDANTE. E TROPPA ACQUA BUONA, PREZIOSA, DI TUTTI CONTINUA A FINIRE BUTTATA A  MARE…

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