Nonostante gli obblighi di protezione, sono sempre a rischio i Rospi smeraldini nella Mirtina

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Foto Qui Ischia

Sono sempre a rischio. Anche nell’unica – l’ultima – isola del Golfo di Napoli in cui ancora sopravvivono. Tra mille difficoltà, per la scomparsa o la trasformazione dei loro habitat, che infatti si sono ridotti notevolmente negli anni. E tra l’indifferenza generale, a cominciare da quella delle autorità che sarebbero deputate alla loro tutela e che, dunque, ne dovrebbero essere anche responsabili. Come se già tutto questo non bastasse, poi, ci sono anche le “catture” dei girini, fatte con l’ingenuità dei piccoli e l’imbecillità degli adulti. In tutti i casi, il risultato è che la vita del Rospo smeraldino sulla nostra è sempre più dura e incerta. In barba alla protezione di cui il nostro anfibio gode a livello internazionale. Che continua ad essere ignorata e puntualmente disattesa a Ischia.

Neppure nella loro principale oasi degli ultimi anni, la PINETA MIRTINA, stanno tranquilli. E’ solo di ieri l’ultima segnalazione di una serie che si ripete ogni anno in questa stagione degli amori, durante la quale i rospi escono dai loro rifugi abituali invisibili, tra le rocce, sotto il tappeto di foglie, tra le erbe più fitte, per dare vita alla nuova generazione. Che poi non è solo una, perchè le uova vengono deposte a varie riprese tra l’inizio della primavera e l’estate avanzata e in quel periodo si susseguono varie generazioni di girini che poi, compiuta la metamorfosi, diventano rospi. Ma per arrivarci, ci sono tanti ostacoli da superare: quelli che pone la natura, meccanismi di selezione naturale che valgono per tutte le forme di vita, ma anche quelli  che (im)pongono  le interferenze umane. I più pericolosi per la sopravvivenza della specie, già protetta perchè riconosciuta a rischio di estinzione a livello internazionale.

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Foto Qui Ischia

Ogni anno, alla Mirtina, ci sono uova e girini che non arrivano mai alla fase della metamorfosi per comportamenti umani. Le vasche dove avviene la deposizione delle uova e dove i girini crescono da animali acquatici sono costantemente in pericolo. E se negli ultimi anni si è riusciti anche con il contributo di volontari a evitare che alcune delle POZZE non si prosciughino più durante l’estate siccitosa, altri invasi hanno subito improvvise e IMPROVVIDE “PULITURE” che hanno fatto fuori ogni forma di vita, in altri sono stati gettati rifiuti, rotte bottiglie, alterate le condizioni basilari per consentire la presenza di forme di vita, perdipiù molto delicate come i girini.

E poi ci si mettono i RACCOGLITORI DI GIRINI, addirittura muniti di retini e di “boccacci”, per la cattura e la conservazione degli animaletti destinati a ravvicinata e sicura morte. Una “pesca” che non è un gioco da bambini, anche se viene percepita come tale ed è grave la sconsideratezza con  cui certi genitori accondiscendono a consentirla ai loro figli, incentivandoli pure, mentre gli adulti dovrebbero far osservare piante e animali, compresi i girini, ai bambini, istruendoli sui comportamenti da tenere per non arrecare danni  all’ambiente e agli animali selvatici che lo popolano.

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Foto Qui Ischia

Purtroppo, nonostante se ne parli ormai da anni e malgrado le segnalazioni e le lettere ufficiali che sono arrivate in Comune, nella sua qualità di proprietario (per conto dell’intera cittadinanza) delle pinete, nessuna iniziativa è stata adottata per la SALVAGUARDIA DEI ROSPI SMERALDINI SANCITA DALLA DIRETTIVA HABITAT E DALLA CONVENZIONE DI BERNA. L’ente locale non si è scomodato neppure ad esporre in pineta dei CARTELLI, per informare della presenza dei rospi e delle regole di salvaguardia a cui tutti i visitatori devono attenersi, per non compromettere la riproduzione di una SPECIE PROTETTA PERCHE’ IN VIA D’ESTINZIONE.

Anche nell’assenza di misure specifiche, ancorchè obbligatorie per gli amministratori di territori che ospitano stazioni e luoghi di riproduzione di specie protette, è necessario un approccio responsabile di tutti i frequentatori e visitatori della PINETA MIRTINA. Il futuro di una specie protetta in estinzione, che contribuisce all’equilibrio ambientale del parco nel cuore di Ischia, è DOVERE E RESPONSABILITA’ DI TUTTI.

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