Turismo all’ischitana: nessun avviso sul piazzale Aragonese per i turisti in attesa del bus

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Foto Qui Ischia

Decine di persone. Un numero che sarà in costante crescita nei prossimi mesi, man mano che aumenteranno i flussi turistici nel prosieguo della stagione. Tutte ferme sotto il sole, ad aspettare un autobus che non arriverà. E’ la scena, a dir poco imbarazzante, a cui si assiste sul Piazzale Aragonese nelle ore in cui la chiusura del traffico blocca all’ingresso del borgo anche i mezzi pubblici. Sena che di ciò siano minimamente informati i forestieri che si servono proprio dell’autobus per i loro spostamenti.

Ci risiamo, con la VERGOGNA di ogni anno. Puntuale con la chiusura (sacrosanta) del traffico veicolare nel centro storico, si è riproposto il problema di fornire una corretta INFORMAZIONE AL PUBBLICO sul servizio pubblico di linea, tanto più che la frequentatissima LINEA 7 ha il suo CAPOLINEA proprio in PIAZZALE ARAGONESE. Capolinea a singhiozzo, per diversi mesi all’anno, a seconda della fascia oraria di apertura o di divieto di transito, di cui vengono rigorosamente e inopinatamente all’oscuro i fruitori forestieri, non certo al corrente degli orario che governano il traffico ischitano.

Sarebbe la cosa più semplice, ovvia e scontata da fare, l’esposizione sul Piazzale – e in corrispondenza delle altre fermate dentro e all’ingresso del borgo – di un cartello con l’indicazione chiara degli orari di passaggio del bus e di quelli, invece, in cui il percorso cambia, escludendo la zona preclusa al traffico. Una COMUNICAZIONE DOVEROSA, oltre che INDISPENSABILE, che non costerebbe nulla, a parte 4 o 5 fogli A4 impermeabilizzati, con l’avviso ai (potenziali) passeggeri sul movimento dei bus.

MA A ISCHIA, DA ANNI, QUESTO STRATOSFERICO SERVIZIO E’ UN MIRAGGIO.

Non se ne occupa il COMUNE, non se ne occupa l’EAV. Probabilmente, con costruttivo spirito italico, l’uno assegna all’altro il compito di partorire la stampa e l’affissione dei cartelli. E in questo encomiabile (si fa per dire) scaricabarile in cui tutti si deresponsabilizzano automaticamente, il CARTELLO RESTA UN’UTOPIA.

Meno male che qualche residente e operatore turistico del posto, quando se ne avvede, si prende la briga di andare ad avvisare le persone in paziente attesa. Che, peraltro, appena informate, non possono fare a meno di chiedere come mai non ci sia un avviso. Ma tant’è, è il minimo, davanti alla MEGA FIGURA DI NIENTE ALL’ORDINE DEL GIORNO.

Tutto a gloria dell’accoglienza e della buona organizzazione “made in Ischia”, che in quel cartello mancato raggiunge sicuramente uno dei suoi esempi topici. E così facciamo turismo, anche quest’anno, in un posto magico come il piazzale estrema propaggine dell’isola grande all’ombra del Castello!!!

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