“Ma come mai in un posto così turistico non c’è un bagno pubblico?”

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Nel borgo manifestazioni senza servizi – Foto Qui Ischia

E’ un problema annoso, che si evidenzia giocoforza quando si verificano manifestazioni molto partecipate, se non addirittura di massa, in proporzione alle caratteristiche dei luoghi. Magari tra noi non ce ne accorgiamo nemmeno più, perchè ci abbiamo fatto l’abitudine e diamo per scontato che debba andare così e che non ci siano altre possibilità, ma lo stesso non si può pretendere dai forestieri. Almeno da quelli, e obiettivamente sono la maggioranza, che nei loro paesi hanno confidenza un modello organizzativo diverso. E così due turisti che lunedì sera hanno assistito con grande piacere al concerto di James Senese, hanno scoperto nell’occasione che a Ischia Ponte non vi sono bagni pubblici. E che, in caso di necessità, l’unica opzione è quella di rivolgersi agli esercizi commerciali, non senza qualche imbarazzo.

“Ma come mai in una località con tanti turisti non c’è un bagno pubblico?”, la domanda, anch’essa decisamente imbarazzante della coppia nordica. Spiegazione logica non c’è, ancora una volta meglio far finta di non aver capito che avventurarsi in una risposta impossibile. Ma loro insistono, e specificano: “Organizzate manifestazioni che si sa che portano grande affluenza e che infatti sono fatte per quello e non pensate neppure a un bagno chimico di emergenza? Persone del posto ci hanno indirizzato al bar, ma fate così con tutti i turisti?”.

Interrogativi stringenti, che evidenziano la stranezza (quanto meno) di “soluzioni” per noi scontate, che ormai identifichiamo con la normalità. Ma che proprio normali non sono, tanto più in occasione di grandi eventi e manifestazioni con ampia partecipazione di pubblico che si svolgono in vari momenti e periodi dell’anno. E che richiederebbero soluzioni più civili, appropriate e consone al livello turistico ischitano e alla forza attrattiva del borgo.

Tolto di mezzo l’obbrobrio del bagno pubblico rimasto in costruzione per anni, almeno qualche servizio provvisorio nelle occasioni di grande affluenza andrebbe garantito. Per una semplice esigenza di civiltà e per qualificare l’accoglienza nella zona più turistica di Ischia. Una briciola dei lauti introiti della tassa di soggiorno non dovrebbe essere devoluta anche a questa buona causa?

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