Dopo Forio, ora il ripetitore Tim è a Lacco Ameno e si prepara una nuova protesta

Piano piano stanno facendo il giro dell’isola. Scacciati da una parte, rispuntano dall’altra, i ripetitori delle aziende telefoniche contestati ovunque, ma imprescindibili per far funzionare gli aggeggi che consentono di essere sempre e comunque superconnessi a grandi e, sempre più spesso, piccini. Così, dopo la diatriba foriana, il ripetitore Tim sfrattato a seguito della manifestazione di protesta di qualche settimana fa, ha fatto da poche ore la sua ricomparsa sulla via Provinciale Fango, in territorio lacchese. E pure  lì non è passato ovviamente inosservato, suscitando anche tra i residenti della nuova zona non poche preoccupazioni, circa le implicazioni sulla salute dell’impianto.

Proprio stasera si è svolta una riunione dei cittadini che si sono ritrovati il “mostro” a due passi da casa. Partecipazione significativa, tanti interrogativi e recriminazioni sull’impianto e la sua allocazione, che dovrebbe essere temporanea anche in questo caso, in un terreno privato in zona abitata. Impianto munito delle autorizzazioni di rito, compresa quella del Comune con la formula del silenzio/assenso. Tutto autorizzato, sul piano burocratico non sembrano esserci controindicazioni, ma la partita anche stavolta si gioca sul terreno dell’ostilità di chi risiede nelle vicinanze e nutre timori per la salute.

E infatti anche a Lacco Ameno si prepara una manifestazione contro il ripetitore, che dovrebbe tenersi martedì prossimo, nel pomeriggi. Intanto si valutano altre iniziative per approfondire la questione della tutela della salute ed effettuare analisi affidabili sull’impianto.

Ma perché non ci si sforza, innanzitutto da parte delle autorità locali, di cercare prima di ogni decisione una interlocuzione seria con la cittadinanza, vagliando opzioni e proposte alternative e studiando insieme dove e come autorizzare gli impianti affinchè abbiano il minor impatto sull’ambiente e sulla popolazione?

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