Rinforzi e ricambi per il “Rizzoli”, l’Asl promette certo e viene meno sicuro…

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Foto Qui Ischia

Mesi e mesi che se ne parla. Che la si dà per imminente, la svolta che dovrebbe regalare una boccata d’ossigeno all’ospedale “Rizzoli” di Lacco Ameno sempre in affanno per la carenza di personale. E poi, invece, non se ne fa niente. Tempo (tanto) che passa, promesse che si susseguono, rassicurazioni che si moltiplicano. Per restare sempre fermi ALLO STESSO PUNTO. E ritrovarsi a leggere, all’inizio del mese da sempre più problematico per il presidio isolano, dell’ennesima comunicazione della Uil AslNa2Nord sul problema  del TURN OVER per il personale in servizio a Ischia. Problema ancora IRRISOLTO, di cui si riparlerà a settembre…campa cavallo. Quando sarà passata un’altra stagione e si saranno accumulati altro malcontento e stress tra i pendolari di lungo corso, che ormai vivono l’incarico sull’isola come una condanna, invece che come una normale esperienza lavorativa.

Ne aveva parlato il CUDAS  a SETTEMBRE scorso con l’allora ancora commissario dell’Asl poi nominato direttore generale, Antonio D’Amore. Che fece riferimento alle lunghe procedure della burocrazia per spiegare come una seppur parziale riduzione della carenza di personale a Ischia avrebbe richiesto tempo. Con la rassicurazione, però, che avrebbe cercato tutte le soluzioni utili per ridurre al minimo l’attesa. Quasi un anno dopo, c’è da prendere atto che le lungaggini burocratiche hanno prevalso e infatti le novità utili le stiamo ancora aspettando. E nessuna delle criticità denunciate nell’ASSEMBLEA sindacale di APRILE al “Rizzoli” è stata neppure MITIGATA.

Si dovevano sostituire i paramedici pendolari di lungo corso con le nuove unità infermieristiche in arrivo dalla MOBILITA’ extraregionale. Erano state annunciate anche delle unità aggiuntive: poche rispetto al buco di organico arrivato a ben 16 INFERMIERI, ma comunque un rinforzo utile e necessario. E si era detto che, per le condizioni in cui si trova, sarebbe stata data la precedenza all’ospedale isolano rispetto agli altri del territorio aziendale. Invece, la mobilità ha portato qualche beneficio agli ospedali della terraferma, mentre a Ischia l’operazione non è mai decollata.

Lo stesso discorso si era fatto per cercare di rimediare alla gravissima carenza di OPERATORI SOCIO-SANITARI, che ormai ammonta a 9 unità. A giugno era stato dato come imminente l’arrivo di una trentina di OSS da Salerno, sempre dando la precedenza a Ischia. E in effetti degli OSS sono entrati in servizio nella Na2 Nord, ma NON A ISCHIA.

Ed ecco che poche ore fa si è registrato un altro intervento più che eloquente della rappresentanza UIL della Asl Na2 Nord. In una nota il responsabile Ciro Chietti è tornato a chiedere il “TURN OVER PER IL PERSONALE SANITARIO CHE LAVORA A ISCHIA”. Il sindacato continua a chiedere che sanare le esigenze di Ischia sia una priorità, che si porti avanti la sostituzione progressiva dei pendolari e che gli altri Oss che arriveranno da Salerno siano destinati all’isola, anche per consentire il turn over degli Oss pendolari che fanno avanti e indietro da 20 anni. Tutte richieste che sarebbero dovute essere già superate e che, invece, restano ancora di strettissima attualità.

La conferma che non ci si è spostati di un centimetro dalla situazione gravissima di partenza. Che altri mesi sono passati inutilmente. E che le chiacchiere stanno a zero. I dirigenti dell’Asl non fanno altro che convenire sulle carenze isolane e sulla necessità di porvi rimedio, ma poi Ischia finisce sempre in fondo alla fila, quando c’è da assegnare il personale. Altro che precedenza!

Per la dirigenza di Frattamaggiore il massimo è stato il “progetto estate” con cui, in cambio di un incentivo economico per luglio e agosto, si è scaricato sul personale scarso e già stremato in servizio anche il peso delle ulteriori difficoltà estive. E mentre le ferie agostane stanno per bloccare tutto a Fratta,  a Ischia si raggiunge il massimo della pressione. Se ne riparlerà a settembre, con calma e senza affanno. Come è stato finora, al di là del mare.  Tanto, mese più mese meno, a Ischia possiamo aspettare…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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