Si acuisce al “Rizzoli” la crisi del personale, i sindacati all’attacco delle scelte dell’Asl

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Foto Qui Ischia

Se ne parla praticamente da quando furono riaperte le liste di mobilità extraregionale, dopo gli anni dei blocchi per il deficit di bilancio. Doveva essere l’occasione per un ricambio del personale al “Rizzoli”, consentendo ai pendolari “storici” – alcuni pure da vent’anni – di tornare a lavorare in terraferma, più vicino ai luoghi di residenza, grazie all’innesto nell’organico dell’ospedale isolano degli infermieri che man mano avessero ottenuto il trasferimento in Campania. Si fecero annunci, anche da parte di politici in vena di dare i numeri, si assicurarono tempi relativamente brevi per un’operazione che avrebbe coinvolto qualche decina di persone, si fornirono ampie rassicurazioni circa l’avvio imminente e sicuro dell’avvicendamento. E, soprattutto, il TURN OVER per i pendolari a Ischia fu messo nero su bianco in un documento dei sindacati con l’attuale dirigenza dell’Asl Na2 Nord. Tutto era pronto, insomma, per procedere come concordato. Sulla carta e a chiacchiere, però.  Perchè di fatto l’operazione a Ischia è stata BLOCCATA SUL NASCERE. E i paramedici arrivati in Campania da altre parti d’Italia a Lacco non sono mai approdati.

E’ una brutta storia di impegni disattesi e di promesse gettate al vento, questa del turn over degli infermieri a Ischia. L’ennesimo esempio della considerazione reale in cui sono tenute le particolarità della sanità isolana prima a Monteruscello e ora a Frattamaggiore: PARI A ZERO. E a confermarlo ci sono le scelte assunte negli ultimi mesi dall’Azienda, nonostante il pressing del sindacato e le sollecitazioni/proteste degli operatori. Che ad aprile, ben quattro mesi fa, nell’assemblea sindacale tenuta in ospedale, denunciarono in massa i gravi disagi del prolungarsi  nel tempo della loro condizione di pendolari, fino ad arrivare a dire, alcuni, di sentirsi letteralmente “sequestrati sull’isola”. Parole rimaste inascoltate. Tanto che pure in questi gironi l’Asl ha perseverato nel suo indirizzo di potenziare le strutture della terraferma.

E così, oggi, tutte le sigle sindacali dei dipendenti della Na2 Nord -  CGIL/FP CISL/FP UIL/FPL FIALS FSI/USAE NURSING UP – hanno siglato un durissimo documento,. In esso si racconta l’ultimo “caso”: la Direzione Strategica intende assegnare al Servizio di Emodinamica del P.O. di Pozzuoli il prossimo Infermiere proveniente dalla mobilità extraregionale .  “Le motivazioni di tale scelta - si legge  nella nota – per dire del Direttore Direttor Generale, sono state adottate per fini strategici in quanto il Servizio di emodinamica entro il mese di Ottobre deve essere attivo sulle 24 H, il CPS Infermiere di cui sopra ha un curriculum professionale che accerta una consistente esperienza nel settore dell’emodinamica e che un solo Infermiere non avrebbe risolto i problemi dell’Isola”.

Da quest’ultimo esempio, trae spunto una sintesi delle condizioni in cui si trovano gli operatori pendolari a Ischia: “E’ necessario ricordare al Direttore Generale che tutti i pendolari (non solo gli Infermieri) di Ischia per garantire la presenza in servizio si recano con l’auto al Porto, si affannano a trovare un parcheggio, sono state e sono vittime di contravvenzioni e furti, prendono il traghetto a prescindere dalle condizioni meteorologiche, arrivano al Porto e a piedi si recano in Ospedale, prestano un orario di lavoro oltre i limiti della Legge 161/2014, ritornano a piedi al Porto, riprendono il Traghetto e dopo circa 1 ora sperano di ritrovare l’auto per tornare alle proprie dimore. I pendolari di Ischia sono anche coloro che non usufruiscono dei normali permessi rispetto ai colleghi della terraferma, sono coloro che non possono lasciare l’Isola se per gravi motivi famigliari devono assentarsi dal servizio perche non troveranno chi li sostituisce e non hanno traghetto a loro disposizione che li porterà sul continente. I pendolari di Ischia sono coloro che non hanno una vita regolare e sociale, e che nell’Azienda sono I PIU’ DISAGIATI SENZ AI DOVUTI RICONOSCIMENTI ECONOMICI”.

Da questa disamina discende la richiesta di un INCONTRO URGENTE con il manager D’AMORE “e pur avendo ricevuto rassicurazioni dallo stesso Direttore Generale di voler affrontare la problematica, le scriventi OO. SS. pretendono FATTI e IMPEGNI SOTTOSCRITTI. Ai pendolari di Ischia va garantito il TURN OVER, i benefici della Legge 104/92, la concessione dei nulla osta presso altre Aziende, l’aggiornamento delle graduatorie per i NEO ASSUNTI, ulteriori graduatorie anche per gli altri PROFILI PROFESSIONALI”

L’incontro sollecitato dovrà riguardare anche “soluzioni organizzative ed economiche al disagio dei pendolari e al disagio degli operatori ISCHITANI, una soluzione trasparente, definitiva, organica e duratura al TURNOVER per coloro che a vario titolo hanno diritto a ritornare sulla terraferma” Per sostenere questa richiesta si annuncia l’indizione fin dai prossimi giorni dell’ ASSEMBLEA GENERALE PER TUTTI I PENDOLARI DI ISCHIA, “per discutere insieme ai lavoratori ed assumere decisioni condivise”.

Nel bel mezzo di un’altra estate di passione, in cui si sono spremuti ulteriormente i lavoratori in servizio per tamponare le annose carenze di organico, con l’aggiunta pure del terremoto, si acuisce dunque l’EMERGENZA PERSONALE AL “RIZZOLI”. Ma il direttore generale D’Amore, che viene a fare a Ischia se continua a non risolvere nessuno dei problemi attinenti al suo incarico e alla sua portata, che ha trovato come massimo dirigente della Na2 Nord?

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