Il Cudas per la prevenzione antisismica al “Rizzoli”: “Rimuovete subito i cassoni dal tetto”

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Foto Qui Ischia

Giusto un anno fa, nell’incontro che ebbe a Monteruscello con il Direttore generale dell’Asl Na2 Nord, Antonio D’Amore, il Cudas Ischia presentò, in 20 punti, una serie di richieste urgenti, per risolvere i problemi più pressanti rilevati nella sanità isolana, a cominciare dall’ospedale. In quell’elenco, consapevoli dell’ubicazione del “Rizzoli”, il Comitato isolano decise di inserire anche un riferimento alla necessità di garantire dal punto di vista ANTISISMICO la struttura, comunque risalente agli anni Cinquanta, sebbene ristrutturata nei primi anni Duemila. E’ evidente che dopo il terremoto del 21 agosto, che è stato ben avvertito anche in via Fundera, tanto che dall’edificio uscirono in via precauzionale sia pur per poche ore quasi tutti i pazienti (alcuni trasferiti) e gli operatori, la SICUREZZA è diventata più che mai PRIORITARIA anche nel presidio. Sulla cui RESISTENZA e  PIENA FUNZIONALITA’, come abbiamo sperimentato proprio in occasione dell’evento recente, l’isola deve poter contare anche nei momenti delle emergenze geologiche che dobbiamo considerare possibili, data la natura e la storia geologica del nostro scoglio. Da questa esigenza scaturisce la lettera che il Cudas ha indirizzato ieri via pec al Direttore generale dell’Asl e al Sindaco di Lacco Ameno, su un primo, URGENTISSIMO e INDIFFERIBILE intervento di PREVENZIONE da realizzare per la messa in sicurezza della struttura ospedaliera.

Questo di seguito, il testo del documento:

 “OGGETTO: Interventi urgenti di salvaguardia dell’edificio del presidio  “A. Rizzoli”

Ormai più di un anno fa, in occasione dell’incontro con Direttore generale presso l’allora sede dell’Asl Na2 Nord a Monteruscello, individuammo come Cudas venti questioni prioritarie su cui chiedemmo l’intervento risolutore dell’Azienda. Tra le questioni evidenziate, vi era anche l’”ammodernamento e ampliamento dell’Ospedale e suo adeguamento antisismico”. E’ evidente che se fino a qualche settimana fa qualche attenzione era stata dedicata solo ai primi due aspetti, dopo il 21 agosto è diventata ben più fondamentale l’esigenza di programmare e realizzare nell’edificio costruito alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso appropriati interventi di adeguamento antisismico.

In particolare, in attesa di interventi necessari sull’adeguamento antisismico dell’intera struttura, richiamiamo oggi e con somma urgenza , la Vostra attenzione sui serbatoi dell’acqua e sugli impianti che sono attualmente allocati sul lastrico solare dell’edificio. Quelle apparecchiature gravano sulla struttura con il loro notevole peso, che in caso di emergenza sismica rappresenta un obiettivo e ulteriore fattore di rischio per la tenuta del solaio interessato e dei piani sottostanti.

Al fine di eliminare questo rischio potenziale, in una logica di prevenzione antisismica che va necessariamente e imprescindibilmente perseguita nella zona in cui sorge l’ospedale isolano, sollecitiamo le Ss. Vv., ciascuna per le competenze e le responsabilità che le appartengono, a provvedere con la massima urgenza alla rimozione e allo spostamento altrove dei cassoni per l’acqua e delle altre apparecchiature  che  appesantiscono il tetto del “Rizzoli”. Si tratta di un intervento che non richiede passaggi burocratici complessi e gravosi né costi particolarmente onerosi, dunque può essere messo in cantiere in tempi brevissimi. Come confidiamo che sarà fatto, quale primo passo di un più ampio programma di messa in sicurezza dell’ospedale, indispensabile per garantire la piena funzionalità e il più elevato livello di resistenza nel caso di altri eventi sismici di un edificio pubblico di vitale importanza per tutta la comunità isolana.

Confidando in una pronta risposta concreta alla nostra istanza,

porgiamo distinti saluti

 Per il Cudas Ischia la presidente Gianna Napoleone

 

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