Sarebbe stata interessante la conferenza sui sismi in aree vulcaniche, ma non si farà…

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Foto Qui Ischia

L’occasione era interessante. Fissata quasi un mese dopo il 21 agosto, ancora di lunedì e pure quasi all’ora fatidica, probabilmente per una strana coincidenza. Mentre non sarebbe stato affatto casuale che a trovarsi seduti al tavolo dei relatori, per trattare un argomento scientifico di strettissima attualità, ovvero “I terremoti in area vulcanica”, fossero tre supertecnici: FRANCESCA BIANCO, direttore dell’Osservatorio Vesuviano; GIUSEPPE LUONGO, professore emerito della Federico II e ALDO ZOLLO, docente dello stesso ateneo partenopeo.  E poteva essere la sede appropriata per fare luce sull’incredibile gestione, proprio a livello scientifico, della notte e della giornata dei dati “ballerini”, che resta una pagina nera nella vicenda che ha riguardato l’isola, di cui si trascineranno a lungo le conseguenze negative.

Sarebbe stato interessante ascoltare la direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, che ha cercato a posteriori di giustificare le gravi defaillance dimostrate dal sistema nella valutazione del sisma che ha colpito Casamicciola e Lacco. Pezze a colore che non solo non hanno ricucito lo strappo, ma che in qualche caso lo hanno reso ancora più evidente. Per fortuna, a sanare la figuraccia ci ha pensato un altro dei relatori annunciati, il professor Luongo, che grazie alla sua esperienza ha rimesso i puntini sulle i, restituendo alla scienza l’affidabilità e la precisione che nell’immediatezza dei sisma erano “desaparecidas” dai canali ufficiali delle informazioni.

E poi sarebbe potuta essere anche un’occasione propizia per fare il punto sulle attività di ricerca, verifica e approfondimento che sono in corso sul territorio in questi giorni. Anche per ricondurre tutto nei giusti canali della conoscenza scientifica al di fuori delle percezioni, impressioni, illazioni che si vanno moltiplicando, spesso deviando da una corretta lettura di dati e situazioni. Colpa anche della scarsa chiarezza e della carenza di informazioni che stanno connotando questa delicatissima fase di accertamento, dove invece vi sarebbe bisogno di tramettere ufficialmente notizie chiare e attendibili alla popolazione, ovviamente ansiosa di sapere.

Ma forse proprio perchè sarebbe stata utile e auspicabile, la conferenza è saltata.

Sul sito del Circolo Sadoul, organizzatore dell’incontro che si sarebbe dovuto tenere lunedì prossimo al termine della manifestazione “Pe’ terre assaie luntane”, è comparso alcune ore fa l’annuncio che “LA PREVISTA CONFERENZA SUI TERREMOTI IN AREA VULCANICA E’ RIMANDATA A DATA DA DESTINARSI PER MOTIVI INDIPENDENTI DALLA NOSTRA VOLONTA”‘. Una formula classica, che se non equivale automaticamente ad una cancellazione poco ci manca. E la specificazione sui motivi indipendenti “dalla nostra volontà”, ossia quella degli organizzatori, lascia intendere che vi sia stata la marcia indietro di qualcuno dei relatori. Di sicuro, non ce’mtrano le condizioni meteo, visto che il tempo annunciato per sabato 18 è ottimo, con tanto di simboletto con un sole splendente.

Per fortuna, il professor Luongo ha già provveduto a spiegare e precisare pubblicamente quanto accaduto il 21 agosto e ci ha poi aggiunto l’ottima proposta di creare sull’isola un CENTRO STUDI DI RILIEVO INTERNAZIONALE per studiare in un luogo favorevole la sismicità nelle aree epicentrali. Studi che consentirebbero di acquisire i dati necessari per conoscere il sisma di agosto, nella sequenza degli altri terremoti verificatisi dal ’700 in poi, e di rilanciare le risultanze a beneficio delle zone a rischio, Ischia compresa. Speriamo che quell’idea cominci a camminare e che soprattutto le amministrazioni isolane facciano fino in fondo la loro parte (e anche di più) per concretizzarla.

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