Il vulcanologo Luongo: “Non c’è nessun segnale premonitore di un’eruzione a Ischia”

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Il professor Luongo – Foto Qui Ischia

E’ dal 21 agosto che non c’è giorno che non ne salti fuori una nuova. Voci su voci, che si moltiplicano, si accavallano, si intrecciano. All’improvviso, tutti i fenomeni di vulcanesimo secondario caratteristici della nostra isola sono diventati oggetto dell’attenzione generale e protagonisti di valanghe di osservazioni empiriche, illazioni e “notizie” senza alcun supporto scientifico. In questi mesi se ne sono sentite di ogni genere, dalle considerazioni più scontate e ovvie fino alle uscite allarmistiche e alle previsioni catastrofiche. Tanta roba che, dopo la comprensibile paura scatenata in tutti dalla scossa di quel lunedì sera, ha diffuso e continua a diffondere preoccupazione, ben oltre quella che è sano e naturale possedere in una realtà delicata come la nostra e come la grandissima parte  dell’Italia continentale. E il silenzio delle istituzioni scientifiche, che ha fatto seguito alla sequenza di errori inanellata nella notte del sisma e nei giorni immediatamente successivi, non ha certo aiutato a inquadrare correttamente fenomeni e situazioni. Quelli che sono venuti fuori anche nel convegno di questa mattina al Capricho di Casamicciola sulla ricostruzione, appena il pubblico ha potuto prendere la parola. Insieme ad una generale lamentela circa la carenza di informazioni (per non dire mancanza) sulle rilevazioni e gli studi fatti o da fare per monitorare il territorio, unico antidoto alla diffusione incontrollata di ipotesi, dubbi e bufale.

E dal convegno casamicciolese è arrivato un importante contributo di chiarezza. Grazie, ancora una volta, al professor GIUSEPPE LUONGO, vulcanologo di chiara fama, che studia da decenni l’isola eletta a campo di ricerca da Alfred Rittman. Da lui, parole che sgombrano il campo, finalmente, da paure e vaticini infondati sul presunto verificarsi di fenomeni premonitori di un’ERUZIONE vulcanica. “NON C’E’ ALCUN AUMENTO DELLA PRESSIONE IN PROFONDITA’ – ha detto Luongo – SIAMO LONTANI DA UN’ERUZIONE SECONDO I DATI DI DEFORMAZIONE DEL SUOLO. Anzi, quei dati, almeno dai primi del Novecento perchè non ne abbiamo di precedenti con cui confrontarli, segnalano un fenomeno di subsidenza. NON C’E’ NESSUN ALLARME”.

E a tale proposito, Luongo ha ricordato la dichiarazione di qualche anno fa dall’allora capo della Protezione Civile BERTOLASO, sul “vulcano Epomeo con il colpo in canna”. Affermazione che all’epoca fece scalpore, suscitando reazioni allarmate e – da Ischia – di dura contestazione. Già allora, nell’immediatezza del fatto, il professor Luongo interpellato dalla cronista negò qualunque fondamento scientifico a quell’affermazione, sottolineando che non era suffragata da nessuno dai dati scientifici disponibili. E stamattina ha ribadito quel chiarimento: “Bertolaso venne smentito, perchè era una corbelleria. Su questo tema sono pronto a fare un dibattito in qualunque momento”, ha aggiunto a rafforzare il fondamento scientifico delle sue affermazioni. Del resto, negli ultimi mesi, tra tante voci, era stata rievocata anche la “boutade” di Bertolaso. Oggi si è sgombrato il campo anche dalla rivalutazione di quella che era e resta una “bufala”.

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