Terza richiesta d’incontro a vuoto, il Cudas stigmatizza il silenzio dei sindaci ischitani

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La sede del’Oncologia a Ischia – Foto Qui Ischia

COMUNICATO STAMPA

Ci abbiamo provato per ben tre volte ad aprire un’interlocuzione diretta con i Sindaci isolani almeno sulle urgenze più pressanti della sanità a Ischia e Procida. Senza che, fatta eccezione per il Sindaco di Procida –  che ringraziamo ancora per la sua cortesia e sollecitudine –  si sia registrato il seppur minimo riscontro da parte dei primi cittadini ischitani. Che hanno scelto il silenzio anche alla nostra ultima richiesta, focalizzata, oltre che come le precedenti sui temi della “Zona disagiata” e della messa in sicurezza del “Rizzoli” dopo il sisma, anche sul futuro di un servizio fondamentale come l’Oncologia, che desta notevole e giustificata preoccupazione in conseguenza delle scelte dell’Asl Na2 Nord, tra cui la nomina di un nuovo dirigente al posto del fondatore del servizio dott. Roberto Mabilia. Preso atto che i Sindaci ischitani non hanno inteso raccogliere la nostra proposta d’incontro, come Cudas attiveremo altre iniziative fin dai prossimi giorni, confidando sul massimo supporto della popolazione isolana.

Questo il testo della nota inviata ai Sindaci via Pec ormai una settimana fa:

“Gentili Signori Sindaci dell’isola d’Ischia e di Procida, in attesa di ricevere URGENTEMENTE un riscontro alle nostre due precedenti richieste di incontro inviate via PEC in data 24.07.17 e 10.08.17 sui temi della sanità sulla nostra isola, a cominciare dal tema della Zona Disagiata, su cui abbiamo raccolto migliaia di firme di residenti nei 6 Comuni, oltre alla richiesta di rassicurazioni sulle condizioni dell’edificio che ospita il nostro ospedale “A. Rizzoli” e alla necessità di dotarlo di un adeguato piano di evacuazione, da testare con regolari esercitazioni, si è manifestata in questi ultimi giorni una nuova, seria emergenza, riguardante l’assetto a breve e lo stesso futuro dell’Oncologia, che è uno dei servizi assolutamente imprescindibili per la popolazione isolana. Riceviamo pressioni dalla popolazione allarmata dalla prospettiva di perdere dei preziosi riferimenti, umani e professionali, sull’isola e alla quale, come Comitato, ci sentiamo in dovere di dare delle risposte certe ed affidabili che, tuttavia, non potranno essere fornite fintanto che Voi, in qualità di autorità competente a livello locale, non ci avrete ricevuto e non avremo avuto uno scambio di opinioni su come procedere in merito. Nella speranza che le nostre richieste di incontro non rimangano ulteriormente inascoltate, tanto da obbligarci al ricorso alla stampa, fino ai più alti livelli nazionali, affinché ci faccia da cassa di risonanza, porgiamo distinti saluti CUDAS ISCHIA”.

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