Quel sacchetto sotto la scalinata per il decoro della Spiaggia dei Pescatori pure fuori stagione

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Foto Qui Ischia

L’avevo già vista diversi mesi fa, di prima mattina, raccogliere dei sacchetti abbandonati a pochi passi dalla sua casa e stiparli in un sacco sotto la scalinata d’ingresso. Un gesto decisamente inusuale a Ischia, dove è più facile incontrare persone che si liberano dei rifiuti dove capita, senza alcun rispetto delle modalità e degli orari stabiliti. E a renderlo ancora più interessante e strano, quel gesto, era stata la volontà della signora di togliere di mezzo quei resti imbarazzanti, lasciati dai soliti incivili sul muretto di cinta della spiaggia, prima dell’arrivo di un gruppo di turisti che camminavano un po’ dietro di me. Encomiabile quella donna che, abitando a Punta Molino, vicino all’antico carcere, sente la responsabilità di prendersi cura dello spazio pubblico davanti alla sua casa. Uno dei posti più belli dell’isola, che meriterebbe l’attenzione costante di tutti gli ischitani, residenti e di passaggio, piccolo e doveroso obolo da pagare per godere in ogni stagione di quella meraviglia e farne godere appieno anche i forestieri, quando passano.

Qualche giorno fa, lungo la Spiaggia dei Pescatori in una scintillante versione autunnale, ho incontrato, purtroppo come sempre, delle plastiche disseminate sulla battigia. Raccattate un paio di bottiglie vuote prima che l’onda se ne impadronisse, trasferendole in mare, si è posto il solito problema di dove buttarle in modo civile. Già, perchè lungo tutto il lido della Mandra c’è un solo cestino portarifiuti, che non a caso è sempre pieno e quindi inutilizzabile. Così, anche se si vuole sottrarre qualche pezzo di plastica all’ambiente, ci si trova nell’impossibilità di gettarla e si è costretti a portarsela dietro per tutta la passeggiata. Un DISINCENTIVO in piena regola sia per i maleducati che ne approfittano per usare la spiaggia come pattumiera sia per chi vuole raccogliere le schifezze lasciate dai primi o portate dal mare, che ormai di plastica è pieno pure alle nostre latitudini.

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Foto Qui Ischia

Metri e metri dopo, sempre con le bottiglie in mano, arrivata al carcere ho avvistato quella signora che tiene pulito l’angolo prima della salitella sul belvedere, mentre se ne stava affacciata alla finestra di casa. E vedendomi con le bottiglie, capendo al volo perchè sa bene che i CESTINI sono INTROVABILI, mi ha premurosamente indicato il SACCO che tiene sempre sotto la scalinata: “Lo tengo apposta A DISPOSIZIONE DI CHI DEVE BUTTARE QUALCOSA, così non finisce sulla strada o sulla spiaggia. Qua passano sempre i turisti dobbiamo tenere pulito, sennò che figura ci facciamo?”. E così, parlando, scopro che è stata molti anni all’estero, prima di tornare a vivere a Ischia stabilmente con la famiglia. E di “adottare” quell’angolo, perchè “non sta bene che certe persone buttano sacchetti, bottiglie, schifezze per terra dove si trovano. Sapete quante volte, anche d’estate, dobbiamo raccogliere quello che lasciano le persone che passano o quelle che vengono a fare il bagno? Pensano che sulla spiaggia libera possono fare quello che vogliono e pure qua sulla strada. Qualche volta che ho fatto notare che le cose non si buttano, hanno anche mormorato. Eppure, lo dico a tutti, se non ci sono i cestini, usate il sacchetto che sta sempre a portata di mano. Poi, quando è il giorno giusto, penso io a buttarlo. Ma almeno teniamo pulito qua intorno”.

Un esempio di rispetto e amore per il suo paese e per il posto unico in cui vive, quello della signora. Ce ne fossero…

Comunque, anche se lei è tanto attenta a mettere a disposizione quel sacco e a prendersi la briga di conferirlo secondo le regole stabilite, non sarebbe male se Ischiambiente sistemasse dei CESTINI PORTARIFIUTI lungo la stradina che costeggia la Spiaggia dei Pescatori. Anche per consentire a qualche frequentatore fuori stagione di dare il suo contributo alla pulizia del lido, che da adesso fino alla ripresa dell’attività balneare si trasforma in un immondezzaio, per colpa degli sporcaccioni locali e di quelli che usano impunemente il mare come discarica.

 

 

 

 

 

 

 

 

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