Un altro novembre è passato e la Siena è sempre più lago…

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Foto Qui Ischia

Adesso si aggiungerà anche la pioggia. Come in un enorme “impluvium”, che però è già normalmente pieno, a prescindere dagli umori di Giove Pluvio. L’acqua dal cielo che si unisce a quella dalla terra, tanta, che continua a sgorgare senza sosta e a salire di livello nel lago della Siena, benchè la rete dei tubi  e dei motori funzioni a tutta forza per captare il liquido e scaricarlo in mare, come avviene ininterrottamente dal marzo scorso. Non c’è verso di bloccarla, quell’acqua che arriva dal sottosuolo, e così un altro novembre è passato. Senza che si intraveda ancora la conclusione dell’opera infinita. Quel parcheggio che avrebbe dovuto essere ultimato da anni e che, invece, continua ad essere un acquitrino all’ingresso del centro storico di Ischia Ponte.

Sarà finito entro un anno: questa era l’aspettativa di tutti nel borgo ischiapontese quando era iniziato lo sbancamento dell’antico vigneto, già trasformato da anni in area di sosta regolarmente funzionante, per essere trasformato in parcheggio multipiano. Certo, una previsione decisamente ottimistica alla luce dei tempi medi di realizzazione di opere tanto impegnative, ma che tutto sarebbe stato risolto entro un anno o poco più era l’opinione corrente e rassicurante, in quel periodo. Prima che entrasse in scena quell’acqua sorgiva che non si “stagna”, nonostante i tentativi di ricacciarla sotto la terra da cui proviene, ancora copiosissima, tanto che neppure la rete di tubi piazzata in tutta l’area dello scavo riesce a vincerne la forza dirompente.

Mentre la cascata spurga direttamente in mare, di lato alla spiaggia del Muro Rotto di questi tempi deserta, nel bacino “lacustre” alle spalle non vi è accenno di regressione del livello dell’acqua. E sorgono spontanee delle domande, sul futuro di quell’angolo di Ischia in cui la natura sta rivelando tutta la sua ingovernabile forza: SI RIUSCIRA’ MAI AD AVERE RAGIONE DELL’ACQUA CHE EMERGE DAL SOTTOSUOLO IN OGNI PUNTO DELL’ENORME BUCO DI VIA PONTANO’? E GLI AUSPICATI CONTROLLI SULLA FALDA, SONO STATI MAI EFFETTUATI, PER PREVENIRE E EVITARE I RISCHI DI UN EMUNGIMENTO COSI’ FORTE E PROLUNGATO NEL TEMPO?

Intanto, osservando il “lago” non si può fare a meno di notare il colore biancastro, innaturale dell’acqua che occupa l’invaso. Quell’acqua finisce tutta  a mare, dall’altra parte del Muro Rotto. Prima di scaricarla, viene opportunamente depurata e controllata?

Intanto, un altro novembre è passato. Quanti altri ne trascorreranno, prima che venga chiuso il cantiere della Siena’?

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