Comunicato del Cudas: “Non consentiremo che i pazienti psichiatrici siano scaricati dall’Asl”

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Foto Qui Ischia

Comunicato stampa

In merito ai fondi raccolti per garantire a Teresa, una dei “pulcini sperduti”, il pagamento almeno della retta di un mese presso la struttura accreditata di cui è attualmente ospite, il CUDAS rende noto, in primo luogo ai tanti che hanno offerto il loro contributo, che non siamo ancora stati in grado di versare la somma raccolta, perché non si conosce ancora l’entità della quota mensile che Teresa o chi per essa dovrebbe pagare. Infatti, nonostante siano passati quasi due mesi dalla conclusione dell’appalto che garantiva la copertura dei costi di residenza/degenza degli ex ospiti della Sir smantellata dall’Asl Na2 Nord tre anni or sono, le autorità preposte incredibilmente non hanno ancora completato l’elaborazione e la verifica degli Isee degli utenti. Un’altra “perla” della burocrazia che ha “sanato” d’ufficio malati psichiatrici provenienti dai manicomi e ora pretenderebbe che vivessero, si curassero e si gestissero da soli, alleggerendo le responsabilità e i costi in capo al servizio sanitario, alla faccia della legge 180 e del diritto fondamentale alla salute sancito nell’articolo 32 della Costituzione della Repubblica.

Noi del Cudas non consentiremo che né i “pulcini” né gli altri pazienti psichiatrici isolani restino senza le cure e l’assistenza appropriati alle loro condizioni, scaricati dall’Asl di Frattamaggiore come sta avvenendo anche in altre realtà della terraferma.

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