All’Istituto Grenoble di Napoli la presentazione di “Ischia nelle arti visive francesi dell’800″

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Foto Qui Ischia

L’appuntamento più importante in città non poteva che essere nel luogo di elezione della cultura francese a Napoli, il prestigioso Istituto Grenoble. Domani pomeriggio, lunedì 29 gennaio, alle ore 18.00, presso la nota sede di via Crispi sarà presentato il volume “Ischia nelle arti visive francesi dell’Ottocento”, firmato da Luigi Ziviello e Nicoletta D’Arbitrio, scomparsa pochi mesi fa, quando questo ennesimo lavoro di ricerca storica era ormai in dirittura d’arrivo.  Già presentata a Ischia, all’Antoniana, nell’autunno scorso, per illustrare l’opera interverranno Giuliana Gargiulo e Stefano Causa, oltre all’autore Luigi Ziviello.

Si tratta di una interessante occasione per trattare, in una sede prestigiosa, delle bellezze della nostra isola che ispirarono, nel XIX secolo, numerosi artisti d’Oltralpe, i quali, durante il viaggio in Italia e la permanenza nella città di Partenope, non tralasciarono di visitare Ischia e di dedicarle opere destinate, al di là del loro valore artistico quasi sempre significativo, a diventare anche testimonianze storiche preziose per i posteri. E come tali sono state identificate, studiate e raccontate da Ziviello e D’Arbitrio, che hanno così ricomposto un affresco d’epoca, grazie al quale possiamo oggi conoscere come due secoli fa apparivano le zone più apprezzate dell’isola dai viaggiatori stranieri che numerosi la visitavano, apprezzandone le tante particolarità e la multiformità della sua bellezza.

Un’opera pregevole per le tante notizie che un impegnativo percorso di ricerca d’archivio degli autori ha consentito di mettere insieme su ciascuno degli artisti francesi che hanno lasciato un dipinto su Ischia. Artisti di primo piano, artefici di una svolta stilistica che avrebbe aperto le porte alla Scuola di Posillipo e alla grande pittura napoletana dell’Ottocento. Opere che hanno rappresentato anche la felice sintesi pittorica dei diari di viaggio attraverso le contrade dell’isola che stavano cominciando a conoscere nuovi, importanti cambiamenti. Con il valore aggiunto delle tavole, tutte a colori, dei dipinti presi in considerazione. Un libro che è, dunque, anche un magnifico catalogo d’arte di una ideale mostra che sarebbe di sicuro un grande motivo di attrazione per Ischia, se venisse proposta. Intanto, godiamoci questo stupendo, curatissimo volume – Ad est dell’Equatore editore – che è innanzitutto un grande atto d’amore verso la nostra isola.

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