Uh, è scomparsa la cascata a mare al Muro Rotto, ma cresce il livello del lago della Siena!

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

L’”attrazione” non c’è più. Scomparsa. All’improvviso come si era manifestata, nell’inverno di un anno fa. La cascata della Siena non scorre più a mare, dall’alto del muro sul limitare della grande spiaggia ora deserta. Ma la fonte d’acqua che la alimentava non si è “stagnata”. Anzi. Basta affacciarsi qualche passo più in là, sulla grande fossa scavata nell’adiacente terreno di via Pontano per accorgersi che di acqua ce n’è sempre e tanta. Un vero lago, ancora più profondo di prima, visto che negli ultimi mesi si è scavato più in profondità. E stamattina il vento gagliardo di ponente ne muoveva la superficie, creando delle piccole onde, mentre risuonava forte il motore collegato alla rete di tubi, che per quasi un anno e per tutta la scorsa stagione balneare ha scaricato a mare il liquido raccolto in quella grande piscina tutt’altro che “mirabilis”.

Nonostante le rassicurazioni e gli annunci sui lavori del fantomatico parcheggio, dal terreno l’acqua continua a sgorgare a tutta forza, incontenibile. E come è stato evidente fin dall’inizio di questa incredibile impresa, quando non è attivato lo spurgo a mare, si alza il livello nel cantiere e viceversa. Motivo per il quale la realizzazione della mastodontica opera all’ingresso del borgo antico di Ischia Ponte si sta protraendo così a lungo nel tempo, con un ritardo lunghissimo rispetto al termine dei lavori fissato inizialmente. E forse non è solo per una mera dimenticanza che sui cartelli esterni che descrivono il cantiere, non compare più alcuna indicazione circa la durata dei lavori perennemente in corso.

Per fortuna, almeno la cascata a mare in questo momento è bloccata. Nella “piscina”, infatti, si vede con chiarezza che non c’è solo acqua di fonte, ma piuttosto, oltre a tantissimo fango, anche H2O mista a cemento e altri residui, che le danno, oltre alla torbidità, anche un innaturale colore bianco. Se quella roba finisse a mare ci sarebbe da preoccuparsi anche più di quanto non sia avvenuto durante tutta la scorsa stagione balneare. Quando non pochi dubbi e riserve si proposero sulla qualità del liquido che alimentava la cascata dall’alto del muro di confine dell’area del cantiere, dove  tanti bagnanti anche giovanissimi si facevano tentare da una doccia dopo il bagno a mare.

Considerando la quantità di acqua raccolta nel cantiere, si ripropone comunque inevitabile la domanda sulla sua destinazione.: pure quella roba liquida finirà a mare? E’ vero che adesso non è stagione di bagni, ma la tutela del mare patrimonio comune non è questione stagionale. E la richiesta alle autorità preposte resta la stessa, sempre di stretta attualità: SARANNO FATTE DELLE ANALISI- OVVIAMENTE DA PUBBLICIZZARE -  DA SOGGETTI TERZI, PRIMA DI EFFETTUARE ALTRI SVERSAMENTI IN MARE?

A proposito: qualcuno si è preoccupato di verificare se la scomparsa prolungata della SORGENTE MIRTINA  nella vicina e omonima pineta, abbia qualche correlazione con il fiume d’acqua che emerge dal suolo alla Siena?

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