Un’americana a Ischia
AL TAVOLO DI AMALIA DI LAURA MATTERA IACONO ♦ JANUARY 20, 2018 ♦ LEAVE A COMMENT
“È un’emozione grande vedere il mare tutti i giorni ”. Sono le prime parole che mi ha rivolto Giovanna mentre ci accomodavamo al tavolo per il caffè. Ed è l’inizio di un racconto sconvolgente, emozionante, che per certi aspetti mi ha lasciato persino incredula. È la storia di una giovane donna che ama Ischia e il suo mare al punto da voltare le spalle a una vita che si prospettava più semplice.
Cominciamo dall’inizio. Una mattina Luigi Monzù mi parla di una giovane blogger americana che vive da poco tempo a Ischia Ponte e che di tanto in tanto frequenta il suo locale. Incuriosita chiedo a Luigi di mettermi in contatto con lei. E il giorno dopo mi arriva una telefonata: “Sono Giovanna, prendiamo un caffè?” Ma certo.
Ed ecco che Isabella e io la incontriamo a Ischia Ponte. Non è difficile riconoscersi. Lei parla perfettamente l’italiano con un lieve accento inglese: “Sono nata a New York, ma sono figlia di Italiani. Mi madre è di Ischia, mio padre, scomparso qualche tempo fa, era di Monte di Procida”. E comincia il racconto di una vita, anzi più di una vita.
“I miei sono emigrati negli Stati Uniti negli anni ’50. Si sono conosciuti a New York, si sono sposati e hanno aperto un ristorante italiano poco fuori città”. Sembra una storia di ordinaria emigrazione. Ma c’è qualcosa di strano negli occhi di Giovanna, un qualcosa che lei ha voglia di comunicare. “Da bambina venivo sempre a Ischia in estate e ogni volta che poi ripartivo sentivo qualcosa dentro di me. Avvertivo un senso di abbandono. Da adulta ho viaggiato tanto. Sono stata in Messico, in Inghilterra e poi in diverse città d’Italia come Venezia e Roma. E in ogni paese cercavo qualcosa di Ischia. Io volevo il mare”. Intanto è arrivato Davide, il marito, un simpatico veneziano che parla perfettamente anche napoletano. Si sono conosciuti a Londra.
Anche a Venezia c’è il mare. “Non è la stessa cosa – mi risponde lei – lì c’è una laguna”. Certo, il mare di Ischia è un’altra cosa. Ti porta lontano.
Siete riusciti a trovare lavoro? È Giovanna la prima a rispondere: “Io lavoro per un’azienda inglese di animazione, gestisco i progetti e posso lavorare da qui, al computer. Per mio marito la situazione è diversa”. E Davide ci parla dei suoi progetti: “Io sono alla ricerca di lavoro, sono massaggiatore specializzato, ho lavorato per aziende importanti in Inghilterra e in America. Ora sto contattando le aziende di Ischia… “ E ci spiega tutta una serie di idee innovative e interessanti. “Tra l’altro – continua Davide – ho creato una pagina web sul mio lavoro e sulla mia esperienza a Ischia”. Ecco l’indirizzo: http://www.piccolomassage.com. Appena posso vado a visitarla.
Ma anche Giovanna comunica con il mondo, in lingua inglese naturalmente. Anche perché lei si rivolge agli Americani. Sul suo blog http://www.limonatalounge.com parla della sua nuova vita a Ischia, delle passeggiate nel verde, della sua casa e del mare a Ischia Ponte, ma anche di come un cittadino americano può affrontare la burocrazia italiana. Tutto molto bello e utile. “Tra l’altro – prosegue Giovanna – il successo straordinario di Elena Ferrante in America ha fatto conoscere Ischia agli Americani”. Ricordiamolo: le giovani protagoniste de L’amica geniale trascorrono la villeggiatura a Ischia, vivendo movimentate avventure tra Barano, la spiaggia dei Maronti e Forio.
“Io sono anche appassionata di letteratura americana. In particolare mi interessa seguire le tracce degli autori americani che sono stati a Ischia, a Forio in particolare”. E ce ne sono diversi, come sottolinea Isabella che su questo aspetto è più ferrata di me.
“Intanto entro maggio dobbiamo lasciare l’appartamento qui a Ischia Ponte – ci dicono Giovanna e Davide – e quindi stiamo cercando casa in tutta l’isola. Ci piace molto Forio”. In effetti Forio ha diversi punti in comune con Ischia Ponte.
Sobbalzo, si è fatto tremendamente tardi. La chiacchierata con Giovanna e Davide mi ha colpito al punto da farmi dimenticare tutto il resto. Vado via a malincuore con la promessa di rivederci presto. Sulla strada verso casa non posso fare a meno di ritornare con il pensiero a quell’amore di Giovanna per Ischia. Chi, come me, vive un rapporto complicato conl’isola, non puòche rimanerne impressionato. Soprattutto un aspetto mi ha impressionato: Giovanna e Davide non hanno avuto paura di cambiare, non hanno avuto paura di ascoltare il cuore. E camminando verso casa sento il bisogno di fermarmi per ammirare il mare.