Laboratorio analisi del “Rizzoli”, un solo addetto ai prelievi mentre l’utenza continua a crescere

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Foto Qui Ischia

A denunciarlo finora, a più riprese, erano stati i pazienti oncologici, che di fatto non hanno più potuto usufruire della cosiddetta “corsia preferenziale” che sarebbe dovuta essere loro assicurata nell’accesso ai servizi diagnostici del “Rizzoli”. Tutto saltato, la mattina presto al “Rizzoli”, davanti alla Sala Prelievi del Laboratorio di Analisi, dove da un po’ nessuno riesce ad evitare la lunga fila e l’altrettanto lungo tempo di attesa che le si accompagna. Nemmeno chi, come gli oncologici, è considerato un paziente in day hospital equiparato ai ricoverati, che hanno sempre la precedenza rispetto agli esterni. E tutto a causa della notevole affluenza quotidiana di persone provenienti da ogni parte dell’isola per sottoporsi ad analisi a fronte di una insufficienza di personale gravissima, anche nel settore diagnostico. Situazione già vicina al collasso che rischia ora seriamente di peggiorare, con il ritorno all’assistenza indiretta per le analisi e gli esami annunciato dai laboratori di analisi isolani, dunque al pagamento di tasca propria da parte dell’utenza. Una situazione che nel corso degli anni si è verificata, progressivamente, sempre più anticipatamente rispetto alla scadenza del budget annuale assegnato dalla Regione. E che quest’anno si presenta in tempi record, visto che la cifra erogata a copertura dei bisogni fino al 31 dicembre, non è bastata neppure per l’intero mese di febbraio.

Era già gravissimo ciò che si stava verificando quasi tutte le mattine, con polemiche, proteste e discussioni tra gli utenti in attesa davanti al Laboratorio di Analisi del “Rizzoli”. Una sorta di guerra tra deboli, con i pazienti oncologici a rivendicare giustamente il rispetto di una priorità che era stata loro sempre riconosciuta e garantita e, dall’altra parte, una massa di utenti esterni, tra i quali portatori di patologie croniche bisognevoli anch’essi di frequenti controlli, persone anziane e via elencando. Tutti a soffrire il disagio delle lunghe attese, in condizioni decisamente non ideali, visto l’affollamento degli spazi disponibili e la sottrazione non trascurabile di tempo alle altre incombenze quotidiane. E ad occuparsi di questa massa di utenti sempre più infastiditi ed esasperati, UN SOLO ADDETTO AI PRELIEVI, che è la concausa di questo stato di cose, penalizzante per tutti coloro che lo subiscono. Un’altra conseguenza della gravissima CARENZA DI PERSONALE che si registra al “Rizzoli” in tutti i reparti, i servizi ed i ruoli e che minaccia costantemente la tenuta dei servizi stessi.

E se già non si riusciva a garantire un’organizzazione all’altezza della crescente domanda, legata ad un’affluenza notevolmente cresciuta nel corso dei mesi, figuriamoci cosa potrà accadere nei prossimi giorni, quando diventeranno a pagamento tutti gli esami diagnostici fatti nei laboratori convenzionati. C’è da aspettarsi una ulteriore accentuazione della pressione sull’ospedale, come se in via Fundera non si fosse già abbastanza in difficoltà.  E con quali conseguenze sui tempi di attesa e sui disagi dell’utenza non c’è bisogno di grande fantasia per immaginarlo.

Un paio di settimane fa, a seguito di una nota del CUDAS sulle difficoltà dei pazienti oncologici per le analisi in ospedale, il direttore sanitario LUIGI CAPUANO aveva contattato la presidente del Comitato GIANNA NAPOLEONE, anticipando che per rendere più sereno e efficiente il meccanismo di accesso al Laboratorio Analisi, sarebbe stato installato un TOTEM con i numeri. Bene, quando avverrà (chissà quando…) il nuovo apparecchio sarà sicuramente utile, ma di certo non risolverà il problema. E  tanto più lo si può immaginare e dire ora che si annuncia un incremento del’utenza. Piuttosto, perchè non si interviene sulla carenza di addetti ai prelievi? IL SERVIZIO VA POTENZIATO CON ALTRE UNITA’, non può essere lasciato con la dotazione minima attuale a far fronte all’ondata di utenti che si potrebbe registrare nei prossimi giorni. Al “Rizzoli” non si può continuare a raccogliere il mare con una conchiglia…

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