Assediati dall’acqua sul piazzale Aragonese, quando più del mare c’entra il canalone…

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Foto Qui Ischia

Chi se la trova davanti una tantum, all’improvviso, può anche restarne piacevolmente sorpreso e decantarla come un suggestivo spettacolo da Venezia del sud. Tanto più che si presta ad immagini d’atmosfera, di sicuro effetto sui social e di grande presa su amici e conoscenti, specie se si è a Ischia in vacanza. Ma il piazzale Aragonese allagato, oltre che fotogenico, è anche una grande trappola per chi vive nelle immediate vicinanze, senza contare il grosso impatto sulla vivibilità di tutta la zona e sugli edifici ormai sempre più spesso a mollo, visto che sta crescendo in modo esponenziale nel corso dell’anno il numero di quelli che fino a qualche tempo fa erano eventi rari ed eccezionali. Colpa della sempre maggiore frequenza di mareggiate ed eventi climatici estremi e pure del sollevamento del livello del mare, padrone indiscusso e incontrastato. Ma anche della pessima manutenzione del canalone che dovrebbe facilitare il deflusso dell’acqua piovana e di quella marna, quando insieme concorrono all’allagamento.

Oggi, per esempio, il mare sta colpendo duro nella baia di Sant’Anna e i marosi si frangono contro il muraglione del piazzale delle Alghe, insinuandosi all’interno dalla “scarpetta” e risalendo per il CANALONE che mette in comunicazione le due piazze contigue e che dovrebbe consentire di smaltire da una parte l’acqua che arriva da quella opposta. Un equilibrio delicato, fragilissimo, che dipende dalla reale capacità di quel sistema di smaltimento dell’acqua di svolgere appieno la sua funzione quando serve. E questo è uno dei problemi che aggravano le conseguenze degli allagamenti periodici, perchè all’occorrenza capita che il canalone sia bloccato. Come in questa giornata di ACQUA ALTA sul piazzale Aragonese e sull’ultimo tratto di via Luigi Mazzella, benchè il mare non fosse affatto agitato da quella parte e, nonostante l’alta marea, il suo livello rimanesse al di sotto di quello della piazza, comunque completamente allagata.

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

Già, non inondata dal mare, almeno non da quello che batte sul lato del piazzale, ma allagata dall’ACQUA DI CIELO, per la pioggia battente di questa mattina, e dall’ACQUA DI MARE “imbarcata” dal piazzale delle Alghe. Tutta acqua che, raccolta dalle griglie presenti sulle due piazze contigue all’interno del canalone, avrebbe dovuto essere smaltita a mare sul versante Aragonese, mentre non ha trovato alcuno sfogo, continuando così a salire di livello sul piazzale e sulle vie laterali, fino quasi a invadere pure i marciapiedi.

“Vedete come stiamo combinati? Siamo bloccati in casa perchè non si può uscire dal portone nemmeno  con gli stivaloni. Ho provato, per andare a fare un po’ di spesa, ma ho rischiato di cadere, è pericoloso, sono dovuta risalire”, grida una conoscente dal secondo piano di un palazzo letteralmente assediato dall’acqua. Altro che fascino veneziano…per chi è ostaggio dell’acqua alta con tanta frequenza dall’autunno alla primavera inoltrata, c’è poco da fare poesia con quel disastro! A maggior ragione quando i disagi, enormi, non dipendono solo da Giove Pluvio e da Nettuno, ma dalla CARENTE MANUTENZIONE  del canalone.

Gli abitanti di quel tratto d Ischia Ponte conoscono la situazione come le loro tasche: gli effetti delle maree, delle burrasche e della combinazione tra acqua di mare e pioggia. E conoscono perfettamente il sistema di canalizzazione tra le Alghe e il piazzale Aragonese. Perciò si rendono perfettamente conto dei problemi e delle criticità che rendono inefficiente un sistema che dovrebbe funzionare, invece, come un orologio. Ogni volta che ce n’è bisogno.

Va bene che a Ischia la manutenzione è una parolaccia, ma almeno nei punti più critici, nelle zone più a rischio e più esposte, uno sforzo di cura del territorio lo vogliamo fare? Il canalone con le griglie annesse debbono essere controllati e manutenuti continuamente durante le stagioni in cui è necessaria la loro piena funzionalità. Anche con interventi d’emergenza quando c’è da allentare l’allagamento sulla piazza. Perchè al di là delle belle foto, ci sono le esigenze dei residenti da garantire, come la praticabilità di un pezzo di paese. Senza trascurare i rischi per gli stessi edifici e per la tenuta della stessa piazza. ‘Na pulizzata a ‘u canalone, c’ha vulimm rà?

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