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Ischia racconta Nel cuore di Casamicciola, dietro la facciata turistica sul mare dove la memoria racconta il presente
Nel cuore di Casamicciola, dietro la facciata turistica sul mare dove la memoria racconta il presente
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7 anni ago |
Foto Qui Ischia
Foto Qui Ischia
Mattinata alla scoperta dei vicoli di Casamicciola con Laura, approfittando del sole ricomparso dopo tanti giorni, con l’atteso tepore marzolino. Una full immersion fotografica nata per caso, osservando gli scorci che ogni angolo offre, inaspettatamente, nelle stradine che si aprono verso il mare, sovrastate dalle colline e dai grandi edifici più o meno storici della Casamicciola alta, con le magnifiche vedute, sfregiata dal terremoto del 21 agosto. E ti accorgi che, nella sua apparente normalità e piena tranquillità, anche la Casamicciola bassa, dei rioni sul livello del mare, può offrire il suo contributo essenziale alla narrazione delle vicende sismiche di oggi e di ieri che sembra(va)no non averla
Foto Qui Ischia
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toccata.
Case ben tenute, tinteggiate di fresco, in buon numero ancora con i caratteristici tetti alla beneventana del dopo 1883 alcune rimaste dell’altezza (bassa) originaria, altre cresciute in altezza per intuibili superfetazioni che si rivelano sproporzionate rispetto al contesto già alla prima occhiata. E poi vialetti puliti, che dovrebbe essere la regola ma a Ischia non è mai scontato, balconi fioriti e pergolati, tante piante sulle brevi scalinate a fare
Foto Qui Ischia
scenografia, insieme alle maioliche con i nomi dei proprietari, ai colori mediterranei. Piazzette accoglienti e silenziose, con le panchine e le edicole sacre piene di fiori e le aiole ben tenute, come la deliziosa Piazza delle Scuole, o abbandonate alle erbacce, come la piazza del Municipio. Luoghi che raccontano ancora con i loro nomi sorpassati, perchè lì non ci sono più nè le scuole nè il municipio, l’assetto urbanistico che segnò la rinascita di Casamicciola dopo il disastro dell’83.
Così vicino eppure così lontano, quel precedente storico su cui non sarebbe mai dovuto calare l’oblio, per renderci più avveduti e preparati rispetto alle successive, inevitabili repliche. Lo tocchi ancora con mano, il precedente, in quei vicoli che ne sono i figli, ma proprio lì ne trovi già tradita. a tratti, la memoria. Lì dove il 21 agosto ha rivelato fragilità inaspettate, pur non lasciando le rovine che scempiano le zone sovrastanti. Che ora, nonostante la struggente bellezza, appaiono minacciosamente incombenti.
Un’incursione nella vita del paese dei casamicciolesi, appena alle spalle della vetrina turistica del corso e di piazza Marina, dove si trascina stancamente una letargica domenica di metà marzo, quando la stagione turistica appare ancora lontana. Con tutte le incognite che gravano sul futuro da quel 21 agosto che ci ha lanciato la sua sfida. Nell’83 la raccolsero e la vinsero proprio lì, nel nuovo paese a due passi dal mare. Che ancora racconta la storia a chi vuole ricordare. E noi?