Quell’occasione offerta dall’Asl all’infermiera, che di venire a Ischia non ci pensa proprio!!!

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Foto Qui Ischia

Stamm ‘nguaiat…Che in ospedale siamo ai piedi di Pilato sul fronte delle carenze di personale è cosa arcinota, ma la storia su cui si sono accesi i riflettori oggi è davvero incredibile e sconfortante. E la presa di posizione ufficiale dell’Asl Na2 Nord ne è la conferma e il suggello. Nel frattempo, nonostante l’emergenza, scopriamo che i sindaci, o almeno alcuni di essi, trovano il tempo di occuparsi di tutto meno che di una situazione che rischia di far saltare i servizi sanitari sull’isola, tanto più nell’imminenza dell’apertura della nuova stagione turistica. Nel complesso, roba da non credere, eppure desolatamente reale.

Ma cominciamo dal fatto di cronaca. “Il Mattino” e alcuni giornali di Salerno hanno riportato con un certo risalto la vicenda di un’infermiera che lavora all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno e che, essendo stata per diversi anni in servizio in Lombardia, a suo tempo, per avvicinarsi a casa, aveva fatto domanda essere inserita nelle liste di mobilità extraregionale, quelle che consentono il ritorno in Campania di paramedici impegnati extra regione, appunto. Come è noto, a quelle liste sta attingendo l’Asl Na2 Nord per rinfoltire i suoi magrissimi organici e, in particolare, per inviare a Ischia infermieri in sostituzione dei pendolari di lungo corso che hanno chiesto il turn over per avvicinarsi ai luoghi di residenza. E dunque l’Asl sta da mesi scorrendo quelle liste, inviando agli iscritti la convocazione per un posto di lavoro a Ischia.

Senonchè, il telegramma inviato all’infermiera salernitana è stato recapitato all’interessata oltre un’ora dopo l’orario stabilito come limite per l’accettazione. La storia del disservizio postale è stata così raccontata dall’infermiera, che giustamente ha stigmatizzato l’accaduto, sottolineando che per colpa del disguido postale AVREBBE POTUTO PERDERE UN’OCCASIONE DI LAVORO, SE VI FOSSE STATA INTERESSATA. Cosa che non è, perchè lei UN LAVORO GIA’ CE L’HA e ha aggiunto, anche VICINO CASA. Insomma, ha denunciato pubblicamente il disservizio pensando che se fosse capitato a un altro, avrebbe potuto negargli una opportunità lavorativa, ma NON PER SE’ STESSA.

LA PRESA DI POSIZIONE DELL’ASL

Ed ecco che qualche ora fa l’Asl Na2 Nord dirama un comunicato sulla vicenda dell’infermiera di Salerno:

“A seguito della notizia riportata da molti giornali relativa a un’infermiera che, a seguito del ritardo del telegramma, non ha potuto accettare il lavoro proposto dall’ASL Napoli 2 Nord, l’Azienda Sanitaria ha valutato la possibilità di RIPROPORRE L’OPPORTUNITA’ DI LAVORO anche se i termini di accettazione sono ormai scaduti.

Dice il dott. ANTONIO D’AMORE, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord. “Da molti mesi ormai stiamo scorrendo la graduatoria di mobilità extraregionale per reclutare gli infermieri di cui abbiamo bisogno. In base agli accordi siglati coi sindacati, la priorità per noi è avere infermieri che scelgano come sede di lavoro Ischia. Proprio per questa ragione stiamo avendo grandissime difficoltà nel portare a termine questo reclutamento. Alla luce di ciò se l’infermiera vittima del disguido postale contatterà i nostri uffici, provvederemo a convocarla nuovamente”.

Gli uffici del personale dell’ASL Napoli 2 Nord, infatti, dopo aver appreso la notizia, hanno ritenuto possibile OFFRIRE UNA NUOVA OCCASIONE all’infermiera, in quanto la procedura di mobilità interregionale è ancora in corso e la destinazione lavorativa di Ischia lascia ancora aperte diverse posizioni”.

Insomma, da D’Amore è arrivata l’ennesima conferma che a Ischia gli infermieri interpellati NON CI VOGLIONO VENIRE, che ci sono “GRANDISSIME DIFFICOLTA’” nel reclutamento, che le accettazioni sono l’eccezione alla regola. Perciò si sono dichiarati disposti a riconvocare l’infermiera di Salerno, superando ogni questione burocratica di scadenza e ritardi. Peccato che questa DISPONIBILITA’ sia INUTILE, visto che la signora ha dichiarato che STA BENE DOVE STA E NON CI PENSA PROPRIO A VENIRE A ISCHIA.

Tanto rumore per nulla? Non proprio. E’ la prova, piuttosto, di come siamo ridotti a Ischia, arrivando a dover pietire l’accettazione della sede isolana, pur di riuscire a far arrivare qualche paramedico. Tra l’altro, IN SOSTITUZIONE NON IN AGGIUNTA, come sarebbe indispensabile, visto che il buco di organico è enorme. E come faremo ad affrontare un’altra estate in queste condizioni? L’anno scorso si sopravvisse ricorrendo a straordinari su straordinari in aggiunta agli orari di lavoro già assurdi. Ma come si può pensare di gravare ancora in modo così pesante sul già eccessivamente stressato personale in servizio?

LA ZONA DISAGIATA

Una soluzione a questa difficoltà cronica a reperire personale per i servizi sanitari (e non) sull’isola c’è e la conosciamo da un pezzo: ottenere per la “zona disagiata” INCENTIVI E CONDIZIONI DI LAVORO PIU’ FAVOREVOLI PER CHI SCEGLIE LE SEDI DI LAVORO INSULARI. Da quanto se ne parla? Da anni. L’anno scorso il CUDAS RACCOLSE OLTRE 4MILA FIRME SU QUESTA PROPOSTA. E dall’estate c’è l’ACCORDO CON LA REGIONE E I COMUNI INSULARI, con strumenti importanti da attivare per la sanità. Ma NULLA SI E’ CONCRETIZZATO, nonostante l’urgenza assoluta di una soluzione a portata di mano.

E con questo disastro, i Sindaci non hanno trovato nè il tempo nè la voglia nè il senso di responsabilità di andarsi a presentare in Regione per chiudere questa pratica infinita. In compenso, sono andati in tre da De Luca per bloccare il Comune unico…che tempismo perfetto! Ma della salute, della vita dei vostri concittadini, che dipende dall’attivazione della “zona disagiata”, CARI SINDACI, QUANDO VE NE VOLETE OCCUPARE?

 

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