Tanta sensibilizzazione per la vaccinazione antimeningite e poi lunghe file e attese per poche dosi

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Foto Qui Ischia

Non è più tempo di trionfalismi su ritmi record della campagna vaccinale antimeningococco lanciata dalla scorsa settimana sulla nostra isola. Dopo i numeri indubbiamente alti dei vaccini somministrati nei primi giorni, ora a prevalere sono i numeri che descrivono le lunghe file nei luoghi deputati all’operazione e i tempi anch’essi lunghi delle attese collegate. Anche perchè i tanti isolani che hanno risposto positivamente alle forti sollecitazioni a vaccinarsi della settimana passata, hanno presto scoperto di essere molto più numerosi loro delle dosi disponibili, decisamente scarse rispetto a quello che ci si sarebbe potuti aspettare all’inizio di questa campagna. Capillare a chiacchiere, piuttosto che nella realtà.

Già nei giorni immediatamente successivi all’episodio mortale di meningococco, il secondo in quaranta giorni, ancora prima di approfondire i due casi, le loro origini e correlazioni, da Frattamaggiore era partila parola d’ordine “vaccinatevi”, rivolta agli ischitani. Un invito reiterato giorno per giorno, in ogni occasione possibile, dichiarazione, incontro, relazione. Con l’aggiunta dell’autorevole parere degli esperti del “Cotugno”, arrivati sull’isola per spiegare la situazione e controbattere con una appropriata informazione scientifica alla psicosi che si era delineata  fin da quando si era saputo del nuovo caso di meningite. E in quest’ottica, anche su un input regionale basato sui protocolli da attivare in questi casi, l’Asl ha organizzato la campagna vaccinale straordinaria e gratuita a Ischia, annunciando l’invio dei vaccini e anche personale di rinforzo dalla terraferma.

Dopo aver tanto propagandato la vaccinazione sul territorio, raccomandandola alla generalità degli isolani e a tutte le fasce d’età, sono stati allestiti e pubblicizzati tre ambulatori (presso il Municipio di Serrara Fontana, Villa Romana e presso il presidio di Casamicciola) con diversi giorni  di apertura e orari abbastanza ampi. E nella prima settimana si era arrivati ad oltre mille vaccinazioni fatte. Ma non è durata a lungo, questa (apparente?) botta di efficienza, se nella seconda settimana pare che le fialette dei vaccini non bastino rispetto al numero di persone che si presenta giornalmente nelle sedi deputate.

Ieri mattina, a prima mattina e all’inizio dell’orario di apertura, a VILLA ROMANA c’erano più di un centinaio di numeri già distribuiti. Lunga FILA, tempi di ATTESA non trascurabili, MALUMORI comprensibili e LAMENTELE di contorno. Alla fine, pare che sia stata somministrata appena qualche decina di vaccini, nettamente inferiore alla richiesta, perchè quelli erano disponibili. Altre file e attese si sarebbero registrate pure a Casamiccola, sebbene per i bambini sia stata almeno prevista la possibilità di essere vaccinati dai pediatri di libera scelta, a cui era stato annunciato che sarebbero state affidate scorte adeguate.

Ma se si lancia una campagna vaccinale generalizzata, ci si dovrebbe preparare ad un forte incremento della domanda e non mettere a disposizione qualche decina di fiale, perdipiù nella sede a cui, a parte i residenti di Serrara Fontana, devono fare rifermento tutti gli abitanti del resto dell’isola. Che senso ha puntare su un’adesione capillare e poi CENTELLINARE LA DOTAZIONE DEI VACCINI, facendo perdere tempo all’utenza che si è convinta a presentarsi? Tanto più dopo aver verificato la prima settimana che la risposta era stata forte, ci si sarebbe dovuti regolare di conseguenza. Anche se, conoscendo la proverbiale superorganizzazione dell’Asl (sic!), c’è poco da stupirsi…

Piuttosto, una proposta che è emersa in questi giorni anche sui social potrebbe essere la soluzione giusta per evitare disagi all’utenza e salvare l’Asl dall’ennesima prova di inefficienza: perchè non affidare la vaccinazione ai medici di base, come si è fatto con  pediatri?

Tra l’altro, come evidenziano tanti cittadini, i medici di base conoscono tutto dei loro assistiti e potrebbero consigliarli al meglio, come già fanno con coloro che chiedono un parere prima di presentarsi a Villa Romana, dove tutti vengono sottoposti a domande, per verificare se vi siano o meno controindicazioni alla vaccinazione. Ci si sarebbe potuto, dovuto pensare dall’inizio, evitando i disagi e le polemiche di questi giorni. Ma a Fratta sono partiti con il piede sull’acceleratore e poi, sul rettilineo, si sono messi imprevedibilmente a frenare. Tanto per non perdere le buone abitudini…

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