A poche settimane dalla stagione balneare, che acqua finisce a mare dalla cascata della Siena?

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

L’abbiamo visto cambiare di continuo in questi anni, sempre in peggio. E sempre più con l’amarezza di assistere all’aggravarsi di una ferita di cui sembrava allontanarsi progressivamente la guarigione, invece che il contrario. Ma davanti al turista straniero che scatta le foto con un’espressione del viso inequivocabile e alle facce che accompagnano pure i commenti dei suoi amici, lo sconforto è grande. Quasi pari alla voglia di sciorinargli davanti – se lo si potesse – le immagini di quando, di questi tempi, in quel buco orrendo fiorivano peschi e albicocchi, mentre le ultrasecolari viti “franche di piede”  riprendevano il ciclo stagionale coprendosi di nuovi teneri germogli. Uno sconforto che cresce nell’osservare l’acqua che continua ad essere pompata a mare, al Muro Rotto, dopo essere passata ed essersi “ripulita”  (in senso ironico, s’intende) attraverso un cantiere pieno di detriti di ogni genere, che non somigliano proprio alla terra ricca di humus u cui cresceva rigoglioso l’orto di Nina.

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

E’ da un po’, ancora prima di Pasqua, che il lago alle porte di Ischia Ponte è stato prosciugato. Ovviamente, pompando a tutta forza in mare tutta l’acqua che si era raccolta alle porte del borgo, dove già da qualche anno avrebbe dovuto aprire il parcheggio multipiano autorizzato da tutte gli enti competenti, in primis quelli deputati alla tutela del paesaggio. Ma anche stavolta, il prosciugamento non è stato totale ed è durato poco, visto che l’acqua non smette di sgorgare dal suolo e in più punti, in tutta l’area sterrata. E, infatti, i motori funzionano a pieno ritmo h24, alimentando senza soluzione di continuità la cascata da cui avviene il travaso direttamente a mare.

E quello è un aspetto della questione su cui, a poche settimane dall’apertura della nuova STAGIONE BALNEARE, converrebbe che le autorità pubbliche, nell’interesse pubblico dei cittadini, si decidessero a dare una risposta chiarificatrice e rassicurante. Se c’è.

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Foto Qui Ischia

Allora: considerato il materiale di risulta (o cosa?) che è accumulato nel cantiere da qualche settimana, l’acqua che sgorga pulita dalle viscere della terra, con cosa viene a contatto nel suo percorso fino al mare? La cascata continuerà a spurgare a mare, di fianco ad una spiaggia frequentatissima, per il secondo anno consecutivo? Se sì, chi garantisce che il liquido buttato a mare sia SICURO PER LA SALUTE DEI BAGNANTI?

Alla domanda fondamentale, l’anno scorso, NESSUNO si prese la responsabilità di rispondere, con dati e analisi alla mano. NESSUNA PUBBLICA AUTORITA’ CI MISE LA FACCIA, IL CHE GIA’ QUALCHE DUBBIO LO SUSCITA. PENSANO, IN TUTTI I PALAZZI PUBBLICI DEPUTATI, DI CONTINUARE A FARE LE SCIMMIE CINESI, O INTENDONO ASSUMERSI LE LORO RESPONSABILITA’ VERSO LA CITTADINANZA E VERSO LA SALUTE PUBBLICA?

QUELLO CHE FINISCE A MARE NON E’ UN AFFARE PRIVATO, MA UN PROBLEMA COLLETTIVO. E COME TALE VA AFFRONTATO E RISOLTO DA CHI DI DOVERE. VEDREMO…

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