Il codice giallo a Sant’Angelo, l’Asl sottolinea la tempestività dei soccorsi

IMG_6808

Foto Qui Ischia

La sequenza dei chiarimenti, puntualizzazioni, giustificazioni, tristemente di prammatica in questi anni, si è materializzata fin dall’inizio della giornata, non appena il caso del’accidentato soccorso del 118 a Sant’Angelo  e della drammatica vicenda della turista tedesca, su cui dovrà fare luce l’autorità giudiziaria, ha cominciato a uscire dal passaparola locale e a diffondersi velocemente anche oltre i confini dell’isola. Fino a trasformarsi in una notizia di rilievo nazionale, con conseguente, inevitabile figura di niente com’è giusto quando di mezzo  ci sono temi tanto importanti e delicati come il buon funzionamento dei soccorsi, la gestione delle emergenze e la tutela della salute pubblica. Temi che non sono nuovi alle polemiche, tutt’altro. E questo è l’aspetto più preoccupante e inaccettabile, tante volte rilevato da un versante all’altro dell’isola.

Quante volte i soccorritori si sono trovati in difficoltà davanti a gigli, paletti e transenne con lucchetti impenetrabili? Quante volte, negli anni, da cronisti, ci è toccato registrare lamentele e segnalazioni su barriere “mobili” irremovibili, perchè nel momento dell’emergenza non si era trovata la chiave? Tante, troppe…per fortuna, in gran parte senza conseguenze per le persone da soccorrere.

E quante volte, il giorno dopo, sono arrivate le rassicurazioni sul fatto che tutti erano (o forse avrebbero dovuto…) in possesso delle introvabili chiavi? Anche questa una pagina ricorrente di un copione sempre  uguale a sè stesso. Recitato  sempre con la preoccupata consapevolezza che la sorte non può essere sfidata ad oltranza… E accorgersi che il tempo, le discussioni, le recriminazioni e la rassicurazioni sono e continuano a passare invano è davvero  triste.  Spiazzante. Sconfortante.

Intanto, come vuole la prassi in questi frangenti, è arrivato anche il COMUNICATO STAMPA DELL’ ASL NA2 NORD sui tempi dell’intervento dei mezzi di soccorso. Di seguito la nota integrale:

 “In merito all’intervento di soccorso effettuato a Ischia nella serata di ieri presso la località Sant’Angelo, a seguito di una chiamata pervenuta alla Centrale Operativa 118 Napoli Ovest, dai primi riscontri emerge che l’intervento di soccorso era stato richiesto per una cittadina tedesca di 76 anni che lamentava gravi problemi respiratori.

​L’operatore della centrale del 118, dopo aver acquisito informazioni sullo stato di salute della donna, aveva classificato come codice giallo l’intervento allertando due diversi mezzi: l’ambulanza medicalizzata che fa capo all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno e l’ambulanza non medicalizzata di Serrara Fontana.

Tale procedura si attua per assicurare che arrivi sul posto il prima possibile un mezzo di soccorso. Entrambi i mezzi sono arrivati entro pochi minuti dall’allertamento. L’hotel presso cui soggiornava la donna non è immediatamente raggiungibile dai mezzi di soccorso in quanto non ha un accesso diretto all’area carrabile, in ragione di ciò i sanitari sono arrivati sul posto a piedi. Nonostante i prolungati interventi di rianimazione, i sanitari hanno dovuto constatare il decesso della donna.

L’isola di Ischia si avvale di un sistema di gestione dell’emergenza sanitaria che, in occasione del recente terremoto, è stato formalmente lodato dal Capo della Protezione Civile Nazionale per la sua efficienza e tempestività”.

Tutto perfetto allora? Forse sì, per il pezzettino di competenza sanitaria, in questo caso, ma certo in questa triste storia qualcosa non ha funzionato e questo non va, a prescindere che sia o meno una concausa della morte della turista, che è tutta da accertare. FACCIAMOLA FINITA CON QUESTI LUCCHETTI E QUESTE CHIAVI DESAPARECIDAS: NEL 2018 SI PUO’ FARE DI MEGLIO PER PEDONALIZZARE SENZA RISCHI I CENTRI STORICI E I BORGHI!

What Next?

Recent Articles