Home
Sanità Il Cudas scrive a D’Amore e a Pascale: “Urge mettere in sicurezza l’ospedale Rizzoli”
Il Cudas scrive a D’Amore e a Pascale: “Urge mettere in sicurezza l’ospedale Rizzoli”
Posted about
7 anni ago |
Foto Qui Ischia
La presidente del Cudas Ischia, Gianna Napoleone, ha inviato oggi una nota al Direttore generale dell’Asl Na2 Nord, Antonio D’Amore e al sindaco Giacomo Pascale, responsabile per territorio, e per conoscenza al direttore sanitario dell’ospedale isolano, Luigi Capuano, e agli altri sei Sindaci dell’isola, in merito al tema dell’ADEGUAMENTO ANTISISMICO DEL “RIZZOLI”. Questo di seguito il testo della nota:
“Egregi Direttore generale e Sindaco,
a otto mesi dal sisma che ha colpito la nostra isola il 21 agosto scorso e che produsse anche danni all’edificio dell’ospedale isolano, per fortuna senza comprometterne la stabilità e la funzionalità, riteniamo doveroso richiamare ancora una volta la vostra attenzione sulla necessità di affrontare con la massima sollecitudine la questione, finora inspiegabilmente disattesa, di un serio adeguamento antisismico dell’unico presidio isolano, che ci preme ricordarvi essere collocato in un’area a rischio sismico.
Proprio in considerazione di questa ubicazione, già in occasione del nostro incontro a Monteruscello con il dottor D’Amore, il 12 settembre 2016, tra le venti proposte avanzate per iscritto era compreso anche l’” Ammodernamento e ampliamento dell’Ospedale. Adeguamento dell’intera struttura alle vigenti norme sismiche, in considerazione dell’alto coefficiente di sismicità dell’isola d’Ischia”. Allora, lo avevamo inserito al numero 15 dell’elenco, ma è evidente che dopo il 21 agosto l’ordine delle priorità è cambiato e che interventi che potevano essere dilazionati nel tempo, richiedono ora una diversa sollecitudine e fattività.
Non vi saranno sfuggiti, d’altronde, i numerosi inviti e raccomandazioni di esperti di primo piano a provvedere il prima possibile alla messa in sicurezza degli edifici nelle zone sismiche della nostra isola, al fine di prevenire i danni che potrebbero derivare da altri eventi, probabili ma non prevedibili. Ed è ovvio che questo sforzo di adeguamento non possa non riguardare in via del tutto prioritaria gli edifici pubblici, a cominciare dal più importante e fondamentale per l’intera comunità isolana quale è l’ospedale, anche per la funzione imprescindibile a cui deve assolvere nelle emergenze.
Siamo consapevoli che nessuno abbia la bacchetta magica per risolvere all’istante anche problemi di questa importanza e impellenza, tuttavia se mai si comincia… E nel nostro caso, non ci risulta che sia stato intrapreso in questi mesi alcun percorso, neppure progettuale, per fare fronte all’esigenza dell’adeguamento antisismico della struttura. Che dovrebbe essere parte integrante e a questo punto preminente di ogni intervento da effettuare sul “Rizzzoli”. Compresi, ovviamente, quelli che dovrebbero rientrare nel finanziamento tante volte annunciato relativo all’ampliamento del presidio. Peraltro, interventi che dovranno necessariamente tenere nel debito conto le esigenze antisismiche ormai non più trascurabili e come al solito – cosa possibile grazie alle moderne tecnologie – essere effettuati con l’ospedale aperto, perché l’isola non può permettersi il contrario neppure per poche ore. Come hanno dimostrato proprio gli accadimenti della sera/notte del 21 agosto.
Nell’attesa, che auspichiamo comunque breve, che si metta mano alle opere di adeguamento più significative, torniamo a sollecitare che si inizi almeno ad alleggerire il tetto, trasferendo i cassoni per l’acqua e gli altri impianti che è possibile dislocare altrove, pannelli solari a parte.
Di sicuro, non è rassicurante e tanto meno è utile continuare a ignorare il problema, a rinviare qualunque decisione a lasciare tutto come sta, sperando nella buona sorte o nei santi protettori. Confidiamo, quindi, che vi farete sollecitamente carico, per quanto attiene alle vostre responsabilità, ad affrontare la questione con concreto impegno risolutivo.
Distinti saluti
Per il Cudas Ischia la presidente
Gianna Napoleone