Dovrebbe essere il periodo di massima attenzione, cura, impegno nella tutela. Adesso che siamo in piena stagione della riproduzione, da cui dipende il futuro della specie, già seriamente ipotecato e non solo a Ischia, ma in generale dovunque è ancora presente nella Penisola. E invece il Rospo Smeraldino non vive momenti tranquilli nella Pineta Mirtina, diventata negli ultimi anni il suo habitat principale sull’isola, dopo la scomparsa da altri siti, un tempo densamente popolati. Tutta colpa, come sempre, di comportamenti umani sconsiderati che minacciano seriamente i rospi già a RISCHIO DI ESTINZIONE. E perciò PROTETTI da alcune importanti convenzioni internazionali che, ovviamente, sono operative e vincolanti anche a Ischia. Sebbene si continui a far finta che non esistano, soprattutto da parte delle istituzioni che sono chiamate ad applicarle e a farle rispettare. A cominciare dai Comuni che ospitano ancora questa specie animale, in particolare quello di Ischia, visto che gli appartiene anche la pineta di via Sogliuzzo.
Il PERICOLO per i rospi è rappresentato dall’abitudine, purtroppo abbastanza diffusa, del PRELIEVO dei GIRINI dalle pozze in cui avvengono le varie fasi della loro crescita, dalla schiusa delle uova al momento cruciale della metamorfosi da animali acquatici dotati di branchie a animali terrestri che respirano con i polmoni.
Sembra poca cosa – che vuoi che sia? – tirare fuori dalle vasche un “boccaccio” di girini da portarsi a casa, giusto per lo sfizio di osservarli morire di lì a poco. Ma quello che sembra un gesto innocuo ad adulti scervellati che sono di pessimo esempio e men che meno di guida per i loro figli, moltiplicato per quanti lo compiono, finisce con il depauperare fortemente le nuove generazioni di Smeraldini. Per non parlare dei gruppi di ragazzini che si divertono a dar fastidio ai poveri animaletti, buttando rifiuti nelle pozze, impaurendo i rospi adulti immersi nelle pozze per l’accoppiamento e poi non facendosi scrupolo di estrarre i girini per farli morire fuori dall’acqua. Dimostrazioni di INCIVILTA’ e/o di CRUDELTA’ facilitate dall’assoluta mancanza di controlli, di attenzione, finanche di informazione sulle conseguenze di quegli atti, che sono – sarebbero – tutti censurabili in base alle normative vigenti. Che a Ischia ci si ostina pervicacemente a ignorare.
E dire che sono diversi anni che è stato lanciato l’allarme sulla situazione a rischio dei rospi, in barba alla ferrea protezione di cui sulla carta dovrebbero godere. Le associazioni ambientaliste isolane hanno assunto diverse iniziative in difesa degli Smeraldini: dai convegni alle lettere agli enti locali, in qualche caso con tanto di diffida ad attivare le misure di protezione internazionali come fece l’ENPA tre anni fa. E si sta portando avanti negli ultimi anni anche una preziosa opera di informazione nelle scuole, nell’ambito di alcuni dei progetti di formazione negli istituti isolani, dalle elementari alle superiori. Senza trascurare l’impegno di singoli volontari che in pineta si danno da fare per salvaguardare i girini in questi mesi cruciali per la sopravvivenza loro e, alla fine, della loro specie. Tanto più che i poveri rospi adulti già hanno il loro bel daffare nel riuscire a dare vita a nuove generazioni, considerato che possono contare solo su poche pozze relativamente piccole, che non si possono neppure definire stagni, e che con la siccità estiva (quando non ci si mettono pure le “pulizie” in pineta) finiscono pure per prosciugarsi.
Sforzi e attività lodevoli e importanti, che tuttavia non sono ancora sufficienti ad assicurare una protezione adeguata ed efficace agli Smeraldini. Intanto, si dovrebbe cominciare a INFORMARE i frequentatori della Pineta Mirtina della presenza di una SPECIE PROTETTA, ad illustrarne le caratteristiche e il valore ecologico della sua presenza e della sua rarità in quel contesto ambientale e sulla nostra isola. Perchè COMBATTERE L’IGNORANZA E’ IL PRIMO ANTIDOTO CONTRO MALEDUCAZIONE E VIOLENZA. E si dovrebbe comunicare che i rospi sono protetti dalla CONVENZIONE DI BERNA e dalla DIRETTIVA HABITAT, che attribuisce precise responsabilità e obblighi agli enti che gestiscono i territori in cui sono presenti i rospi.
Possibile che non si possano installare almeno dei CARTELLI VICINO ALLE POZZE in cui descrivere questa rarità faunistica, il suo alto livello di tutela e sottolineare le SANZIONI da irrogare a chi la mette a rischio? La presenza degli Smeraldini in pineta, nel centro del paese, è un valore aggiunto che dovrebbe essere valorizzato, anche nell’ottica di una sana e rispettosa fruizione turistica del parco. Ma a Ischia facciamo come se non ci fossero…Fino a quando in Comune pensano di perseverare in questa assurda e miope indifferenza?