Al convegno di Lacco su Pithekoussai e Eubea resta centrale la grande eredità di Buchner

IMG_0896

Foto Qui Ischia

E’ davvero un bel vedere la significativa partecipazione di pubblico al convegno “PITHEKOUSSAI E L’EUBEA TRA L’ORIENTE E L’OCCIDENTE”, che da lunedì è in corso presso il Centro Congressi dell’Hotel della Regina Isabella a Lacco Ameno. In via Messer Onofrio, sede qualche decennio fa di una ricerca archeologica che restituì reperti importanti; a due passi dalla piazza e dalla Basilica di Santa Restituta al di sotto delle quali sono custodite testimonianze della colonizzazione greca fin dal periodo più antico con il preziosissimo quartiere dei vasai; a qualche centinaio di metri dal Monte Vico, su cui sorgeva l’Acropoli e, dalla parte opposta, sotto la collina di Mezzavia, dove oggi è la sede del Museo di Pithecusae in piena area archeologica e a poca distanza dal quartiere metallurgico di Mazzola. Tutti luoghi che, insieme alla altrettanto prossima spiaggia di San Montano, dov’era la necropoli, sono stati al centro dell’attenzione nella seconda, intensissima, giornata dei lavori. Dedicata in gran parte a PITHEKOUSSAI, con relazioni che hanno ripercorso quasi settant’anni di indagine archeologica, dai primi anni ’50 ai nostri giorni.

Ai numerosi partecipanti, compresi gli studenti dell’ultimo anno del Classico del LICEO ISCHIA accompagnati dai professori Di Meglio e Morelli, sono stati illustrati i risultati più aggiornati sugli studi riguardanti la fase più arcaica della colonizzazione euboica, dunque dall’VIII secolo a.C. quando fu fondato il primo insediamento in Occidente. Risultati legati, in parte, alle campagne di scavo più recenti, in particolare quelle nel terreno di fianco a Villa Arbusto, dove nelle ultime due estati hanno lavorato degli archeologi tedeschi per un progetto finanziato dalla Fondazione Thyssen, che ha fornito importanti manufatti e reperti e, dunque, informazioni sul luogo, occupato tra l’VIII e il VI secolo a.C. E altri frutti,  non meno significativi, hanno prodotto i nuovi approfondimenti e gli studi con tecnologie più avanzate condotti sul lavoro compiuto, nel secolo scorso, da chi ha scoperto Pithekoussai e ricostruito il suo ruolo nella storia, dando concretezza ed evidenza scientifica alle poche e scarne notizie già disponibili e tramandate da alcuni antichi studiosi.

IMG_0929

Foto Qui Ischia

Ed ancora una volta è stato protagonista GIORGIO BUCHNER, che ha giganteggiato rispetto agli altri artefici della ricostruzione degli albori della Magna Grecia sulla nostra isola, peraltro tutti studiosi di vaglia, che hanno lasciato anch’essi contributi di grande valore, ancora oggi attuali. Il padre di Pithekoussai ha prodotto tantissimo da vivo e continua a fornire materiale unico, fondamentale, straordinario alle generazioni di ricercatori che sono seguiti, raccogliendo tutti insieme il suo testimone. Il suo metodo di lavoro, all’avanguardia quando lo mise a punto facendo scuola, è ritenuto ancora oggi più che valido e ancora avanzato, nonostante sia cronologicamente datato. Le sue indicazioni, annotazioni, relazioni, con le famose schede di accompagnamento ai reperti, sono riferimenti imprescindibili e fonte preziosa di tutte le informazioni su cui gli studiosi moderni stanno basando i loro aggiornamenti, trovando perlopiù conferme e riscontri. E le ipotesi di lavoro di Buchner si stanno dimostrando quasi completamente affidabili, fondate e puntuali, man mano che vengono scandagliate e valutate nel quadro delle ricerche ancora in corso. D’altra parte, anche tutti i siti dove si è scavato e si sta scavando in questo periodo storico, erano stati segnalati da Buchner, che li registrava ma mano che procedeva nelle continue esplorazioni sul territorio.

IMG_0914

Foto Qui Ischia

Non è stato dimenticato, Buchner, ospite d’onore al convegno lacchese. Molti sono stati i riferimenti all’attualità del suo contributo e gli attestati di riconoscenza e di stima da parte dei relatori. Che hanno voluto rendere quasi tutti pubblico omaggio al grande predecessore, la cui immagine è stata inserita in diversi dei “power point” condivisi con il pubblico. Insomma, tredici anni dopo la sua scomparsa, il padre di Pithekoussai è stato più presente che mai al primo grande convegno internazionale di studiosi organizzato a Ischia dopo l’inaugurazione del Museo di Villa Arbusto, a cui prese parte il gotha dell’archeologia europea proprio per amicizia e stima nei suoi confronti e della sua scoperta senza tempo.

Intanto, anche oggi si annuncia un programma intenso e ricco di contributi importanti, tutti da seguire, In particolare, quelli che ci faranno conoscere meglio la realtà archeologica di EUBEA. La grande isola madre da cui partì la colonizzazione verso Occidente, a cominciare da un’altra più piccola isola, che offrì terreno fertile, acqua in abbondanza, argilla da plasmare, approdi sicuri, una posizione molto favorevole tra mare e terre abitate, un clima mite e ideale e non rare similitudini con la terra d’origine che guardava ad Oriente.

17 MAGGIO

SEZIONE F. LE PRODUZIONI

10.00 SAMUEL VERDAN (Université de Lausanne – Ecole suisse d’archéologie en Grèce)

“Men and metals on the move: the case of “Euboean” gold”

10.20 VICKY VLACHOU (Université libre de Bruxelles)

“Patters of productions and consumption of Euboean-type pottery outside Euboea: a view from Oropos and Pithekoussai in the 8th century”!

10.40 ALEXANDRA ALEXANDRIOU (Open Univeraitu of Cyprus)

“One more node to the Thessalo.Euboean small world: the evidence from Kefala of Skìatos”

11.20 GLORIA OLCESE (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

“ Il kerameicos sotto la Chiesa di Santa Restituta a Lacco Ameno: nuovi dati e prospettive della ricerca archeologica e archeometrica a Ischia.

11.40 FRANCESCA MERMATI (Parco archeologico dei Campi Flegrei)

“Ceramica euboica e di tipo euboico tra Pithekoussai e Kyme: status quaestionis e nuovi spunti di riflessione”

12.30 CONCLUSIONI

CARMINE AMPOLO (Scuola Normale Superiore di Pisa) e CATHERINE MORGAN (All Souls College, Oxford)

What Next?

Recent Articles