Settimana importante, quella che inizierà domani, per la nostra isola. Da domani fino al 17 maggio, Lacco Ameno ospiterà un evento (stavolta la parola è davvero appropriata) di grande rilievo culturale, che porterà a Ischia i maggiori esperti mondiali dell’VIII secolo a.C. in Grecia e nei territori coloniali, sul tema “PITHEKOUSSAI E L’EUBEA TRA L’ORIENTE E L’OCCIDENTE”. Presso il Centro Congressi dell’Hotel Regina Isabella si susseguiranno gli interventi di una CINQUANTINA di RELATORI, di varie Università e istituzioni culturali italiane e straniere, con una significativa presenza di esperti dalla Grecia. Saranno trattate le questioni attualmente al centro dell’indagine archeologica , con tutti gli aggiornamenti collegati, su: PITHEKOUSSAI, CUMA E PARTHENOPE, L’EUBEA: LA MADREPATRIA, LE PRODUZIONI nel mondo antico. Quattro giorni intensissimi, frutto della collaborazione fra la Sovrintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e il Comune di Lacco Ameno, che si spera continui ad essere proficua e ricca di iniziative anche dopo questa occasione, tanto rilevante quanto rara per la nostra realtà isolana.
E già, perchè nonostante lo straordinario ruolo, ormai unanimemente riconosciuto, che ha avuto Ischia nella storia e nella cultura dell’Occidente, e nonostante le scoperte fondamentali per farvi luce che si sono susseguite nella seconda metà del ’900, senza dimenticare il patrimonio archeologico in parte ancora da esplorare e approfondire (di sicuro, da valorizzare) che può vantare, Pithekoussai Inarime Aenaria Ischia non è mai riuscita negli ultimi decenni a conquistarsi uno spazio consolidato come luogo di confronto, scambio e riflessione sulla ricerca archeologica, compresa quella che la riguardava più direttamente. Eppure, non foss’altro che per la sua vocazione all’accoglienza e per la sua dimensione internazionale, aveva – ha – tutti i numeri e le possibilità logistiche per poter diventare un punto di riferimento importante, non solo episodico, per il mondo dell’archeologia. Tanto più che molti degli studiosi di primo piano di ieri e di oggi, a livello nazionale e internazionale, hanno avuto modo di frequentarla durante i loro percorsi accademici e di ricerca, di parteciparvi a campagne di scavo e ad attività di formazione, di condividere esperienze con il “padre” della culla della Magna Grecia, GIORGIO BUCHNER, e con DAVID RIDGEWAY, e di accompagnare le esplorazioni di don PIETRO MONTI. E le parole spese a tale proposito dai grandi dell’archeologia mondiale il 7 aprile 1999, in occasione dell’inaugurazione del Museo di Villa Arbusto, sono ancora fonte di orgoglio e di emozione a distanza di quasi vent’anni. Durante i quali, purtroppo, ha prevalso un basso profilo e un minimo spirito di iniziativa scientifica-espositiva-convegnistica dentro e fuori il museo di cui Ischia ha solo da rammaricarsi. Della serie, tanto talento e pochi risultati.. Una fase che è tempo di superare e capovolgere. E questo appuntamento alle porte potrebbe rappresentare l’auspicata soluzione di continuità e la necessaria ripartenza con nuovo spirito dinamico e innovativo. Incrociamo le dita e godiamoci questa occasione speciale di conoscenza di cui speriamo vogliano approfittare il più possibile anche gli ISCHITANI, PER VIVERE CON PIU’ CONSAPEVOLEZZA LA PROPRIA TERRA.
Il programma
Martedì 15 maggio