Sabato 2 giugno all’Antoniana, presentazione di “Racconti da museo” con Cinzia Del Maso

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Foto Qui Ischia

Sarà CINZIA DEL MASO insieme con la direttrice dell’Antoniana, la dott.ssa LUCIA ANNICELLI e con la partecipazione del’attore ALESSANDRO RUBINETTI di “Teatro Reale” a presentare per il maggio dei libri della Biblioteca Comunale Antoniana “RACCONTI DA MUSEO. STORYTELLING D’AUTORE per il MUSEO 4.0. Il testo  edito da  Edipuglia delinea le caratteristiche del “narratore da museo” e le tecniche che deve mettere in campo. Realizzato dal team del Centro studi per l’archeologia pubblica Archeostorie®, si propone come prima guida per chiunque voglia cimentarsi nell’arte del racconto da museo. Chiunque voglia, grazie al racconto, creare attorno al museo una vera comunità. Bisogna raccontare, sempre di più e meglio. Il passato ha continuo bisogno delle nostre storie per conservarsi nel presente. Perché sono le storie a tenere in vita il mondo, a creare le comunità: abbattono le barriere della diffidenza, generano empatia, ci fanno scoprire mondi nuovi e qualcosa di nuovo anche su noi stessi. Ci spingono a riflettere su noi stessi, e di conseguenza ad agire per migliorare. Si dice che una civiltà che non racconta più storie, è destinata a frantumarsi e morire. Nei musei, le storie danno vita agli oggetti, e ci fanno sentire il contatto diretto con la vita vera di altri mondi. Ci consentono, quasi, di dialogare con genti lontane nel tempo o nello spazio: un dialogo certamente virtuale ma non meno reale nelle nostre menti. E il dialogo, si sa, produce amicizia anche dove prima c’era diffidenza. Le storie ci aiutano ad abbattere gli stereotipi che sono il vero male del nostro tempo. Raccontare, però, è un’arte: in realtà un misto di conoscenze, tecnica e arte. E quando il racconto entra in museo, le ultime due devono piegarsi alla conoscenza, essere al servizio del messaggio del museo. È un lavoro peculiare che comporta studio, lettura delle fonti, verifiche continue. È fantasia che deve seguire binari precisi, confrontandosi con le lacune della conoscenza e stimolando la curiosità e la ricerca. Servono professionisti per raccontare i musei e i loro oggetti. Persone intrinsecamente ibride, capaci di narrare ma al contempo dialogare con la ricerca scientifica. È quel che s’intende col termine tecnico storytelling che, oggi abusato, ha in realtà una connotazione e un valore precisi. I nostri musei hanno grande bisogno di bravi storyteller che sappiano restituire la vita con la penna, i pennelli, la macchina fotografica, la cinepresa, la grafica, la realtà virtuale, i social media. Ogni strumento possibile, anche quello che ancora non c’è: perché l’importante non è lo strumento ma la storia. L’appuntamento alla Biblioteca Comunale Antoniana è per SABATO 2 GIUGNO alle 18:30.

Cinzia Dal Maso, giornalista e scrittrice, si occupa di archeologia, comunicazione dei beni culturali, uso contemporaneo del passato, turismo culturale per i quotidiani La Repubblica Il Sole 24 ore oltreché per diverse riviste italiane e straniere. Ha pubblicato, tra l’altro, Pompei. L’arte di amare (24 ore Cultura 2012), Pompei. Nel segno di Iside (24 ore Cultura 2013), e ha curato con Francesco Ripanti Archeostorie. Manuale non convenzionale di archeologia vissuta (Cisalpino 2015). Dirige Archeostorie. Journal of Public Archaeology(www.archeostoriejpa.eu) che, assieme all’omonimo Magazine www.archeostorie.it, promuove lo storytelling come strumento privilegiato di dialogo tra passato e presente.



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