Le “Carte visionarie” di Daniele Papuli, una creazione geniale per il Castello Aragonese

DETTAGLIO CUTI SCULTURE DI CARTA 2018-2Il percorso scavato nella nera trachite del duomo di lava stasera è  un viaggio a ritroso nel tempo. Di qualche secolo. L’impatto  è completamente inaspettato. E parla subito di qualcosa di mai vissuto, eppure straordinariamente familiare. L’immagine che tanti viaggiatori hanno descritto e che per gli ischitani è stata a lungo identificativa della loro terra. L’immagine dell’Arso, condivisa nelle emozioni che non hanno tempo con i primi ischitani al ritorno sulla loro isola, rimodellata dal fuoco. Vicino al fiume di lava, che nella sua morbida durezza tiene imprigionati i resti di tronchi bruciati con tutti i cerchi della loro antichità. Onde nere che si sovrappongono, placche che si compongono, forme che si distinguono. Visioni che si propongono. E attraggono, sollecitando emozioni primigenie. Forti e profonde. E delicate, come la carta.

Per il suo ritorno sul Castello Aragonese DANIELE PAPULI ha scelto un progetto a lungo meditato, fin dal suo primo approdo sullo scoglio, che lo aveva subito conquistato. Una grande idea che si è fatta materia con una altrettanto grande elaborazione della tecnica che è sua firma inconfondibile. E con la complicità dell’antica chiesa dell’Immacolata, che si è fatta ancora una volta duttile contenitore al servizio della creatività dell’artista, lasciandosi riempire di forme e di senso. E per “ULE . CARTE VISIONARIE”, inaugurata ieri sera, l’aggettivo GENIALE non ha traccia di ridondanza.

C’è l’opera centrale pensata, creata e composta per l’interno della chiesa, per le sue atmosfere, per la sua luce nei diversi momenti della giornata. E ci sono 285 metri di strisce di carta imbevute di inchiostro trasformati in 25 minuti di un video, ideale trait d’union tra il linguaggio dell’Artista che si esprime nel luogo chiuso e concluso della chiesa e quello  cinematografico dell’Ischia Film Festival, che da stasera si  approprierà degli spazi al di fuori e tutt’intorno.

Realizzata con RENATO FERRERO,per le riprese e il montaggio audio video, e con GIANNI DE ROSA, per le musiche che accompagnano l’allestimento, la mostra di Daniele Papuli resterà sul Castello fino al 23 settembre. Di grande suggestione e qualità, da non perdere.

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