11 luglio, mattina – Foto Qui Ischia
11 luglio, mattina – Foto Qui Ischia
Ha ripreso a spurgare a tutta forza int’a nuttata. Una notte calda d’estate. Quando si resta fuori a lungo e, approfittando della calma e del relativo silenzio, ci si accorge anche di ciò che dovrebbe passare inosservato. Come il ritorno della CASCATA DEL MURO ROTTO, riattivata dopo una decina di giorni, più o meno, dallo sversamento in mare dell’acqua verde, forse colorata dal cloro. Stavolta, il color smeraldo non lo abbiamo visto, alla vigilia o nei giorni precedenti alla nuova “pulizia” del lago della Siena. Dove l’acqua che si era raccolta era prevalentemente marrone scuro, con vari riflessi, e con la consueta puzza di marcio. Acqua che da ieri notte viene di nuovo sospinta in mare dai tubi e dai motori che la succhiano dallo scavo, ormai quasi “svacantato”. Tranne che per una parte, sul lato e all’angolo della pubblica via, dove resta del LIQUIDO INDEFINIBILE, su cui galleggiano delle spesse chiazze di materiali anch’essi di sconosciuta origine, almeno allo sguardo del profano. Robaccia comunque, a cui a nessuno verrebbe la tentazione di accostarsi, figuriamoci di immaginare di ritrovarsela a mare e di bagnarvisi, davanti a una delle spiagge più frequentate dagli ischitani. E soprattutto da bambini.
11 luglio, mattina – Foto Qui Ischia
Anche poco fa, quando sono state scattate le immagini che vedete di fianco, come i video girati da alcuni bagnanti, la cascata continuava a buttare a mare l’acqua della Siena. Con la spiaggia di fianco e il mare nella sua consueta versione di piena estate: bambini anche molto piccoli intenti a giocare sulla battigia e adulti ad affollare l’arenile e il mare. A chiedersi, gli adulti con figli e nipotini al seguito, se fosse sicuro bagnarsi a così poca distanza da quello spurgo continuo e inquietante. Perchè se l’anno scorso si faceva caso solo alla cascata e ancora si credeva che fosse acqua “termale”, adesso in tanti osservano ogni giorno, lungo il percorso per raggiungere il lido, quello scavo sconvolgente all’ingresso di Ischia Ponte, i materiali con cui viene a contatto l’acqua sorgiva al suo interno e la gamma incredibile di colori del liquido stagnante raccolto dai tubi collegati al mare.
MA CHE ROBA FINISCE A MARE? E’ SICURA PER I BAGNANTI E PER I BAMBINI? COSA DICONO GLI ENTI COMPETENTI?
Già, il nodo gordiano è sempre lo stesso. L’ASL NA2 NORD, l’AREA MARINA PROTETTA, il COMUNE D’ISCHIA dove sono e cosa fanno per TUTELARE UNA SICURA FRUIZIONE DEL MARE, BENE COMUNE, E DELLA SPIAGGIA PUBBLICA?
11 luglio, mattina – Foto Qui Ischia
Foto Qui Ischia
11 luglio, mattina – Foto Qui Ischia
Se coloro che rappresentano questi enti avessero pensato con il loro imperturbabile e assordante SILENZIO di dare così una risposta rassicurante e convincente a questi interrogativi, avrebbero fatto un errore madornale. Perchè è tutt’altro che rassicurante e confortante l’aver pervicacemente e sistematicamente evitato fino ad ora di fornire ufficialmente i risultati di analisi di soggetti terzi indipendenti sull’acqua che finisce a mare. Come il non fornire risposte puntuali e chiare sull’ORIGINE DI QUELL’ACQUA, SUGLI EFFETTI DEL PRELIEVO CONTINUO DALLA FALDA (anch’essa bene comune), e sul CONTATTO DALL’ACQUA CON I MATERIALI SCONOSCIUTI DEL CANTIERE. Che, ormai, ha riprodotto un pezzo di Dankalia nel cuore di Ischia, con tanto di Castello sullo sfondo, a restituire un po’ di bellezza all’orrida visione del buco in cui l’acqua continua incessantemente ad emergere.
“Deve essere acqua sulfurea, dal colore e dall’odore non può essere altro…hanno fatto delle iniezioni di cemento, delle pareti, si vede che ci vogliono fare le terme”. Questo il discorso captato mentre passavo tra un gruppo di turisti dall’accento umbro. ACQUA SULFUREA: tanto basta a chiarire come si presenta il liquido della Siena che finisce a mare. Altro che terme! Speriamo solo che i turisti non alzino lo sguardo abbastanza da leggere il cartellone ormai sbiadito dei lavori per la costruzione del parcheggio interrato e dal trarre le ovvie conclusioni su ciò che sta davvero succedendo, con tutte le autorizzazioni degli enti preposti – a cominciare dalla competente SOVRINTENDENZA – all’ingresso del centro storico di Ischia!