Il Cudas ha chiesto a D’Amore la riattivazione del Servizio Interpreti al “Rizzoli”

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Foto Qui Ischia

Al Direttore generale dell’Asl Na2 Nord, Antonio D’Amore

p.c. al Direttore sanitario ospedale “A. Rizzoli”, Luigi Capuano

Barano d’Ischia, 19 luglio 2018

OGGETTO: SERVIZIO INTERPRETI AL “RIZZOLI”

Egregio Direttore,

come lei ben sa, l’ospedale isolano accoglie nel corso dell’anno e in particolare tra aprile ed ottobre un significativo numero di pazienti stranieri sia in Pronto soccorso che nei reparti, per le più varie patologie. Persone che, ovviamente, non parlano l’italiano o non in modo sufficiente da farsi capire dal personale sanitario e da capire ciò che quest’ultimo ha necessità di comunicare loro. Un problema molto serio per gli utenti e gli operatori, che hanno comprensibilmente l’esigenza di comunicare in modo corretto ed efficace per tutta la durata della permanenza in ospedale. In aggiunta, gli stranieri hanno anche bisogno di essere seguiti nell’espletamento delle pratiche burocratiche connesse ai servizi fruiti. Pratiche che, peraltro, è anche primario interesse dell’Azienda da lei diretta che vengano correttamente istruite e seguite, al fine di ottenere i rimborsi dei costi di degenza dalle assicurazioni o dagli enti preposti dei Paesi di provenienza.

Ebbene, tutto ciò ora risulta praticamente impossibile al “Rizzoli”, dove, in assenza del Servizio Interpreti, si è tornati ai tempi bui in cui, per capirsi con i pazienti, gli operatori erano (sono) costretti a ricorrere ad un improvvisato linguaggio dei segni, con tutte le complicazioni e i rischi che ciò comporta. Senza trascurare le pesanti implicazioni psicologiche per il paziente che non riesce a farsi capire né a comprendere cosa medici e infermieri chiedono e raccomandano, in un momento delicato quale è quello del ricorso ad un pronto soccorso o addirittura di una degenza in un Paese straniero.

Una situazione incivile, soprattutto in una realtà turistica come la nostra, che negli ultimi anni era stata sanata proprio grazie al suo impegno, avendo compreso bene l’importanza della questione fin da quando, in occasione del nostro incontro a Monteruscello (lei era stato nominato da poco commissario), le avevamo evidenziato la necessità di ripristinare il Servizio Interpreti al “Rizzoli”.

Proprio in considerazione di quanto verificatosi negli anni recenti, non comprendiamo per quale motivo quest’anno non sia più prevista la presenza di interpreti al “Rizzoli”, pur essendo rimaste invariate le esigenze che l’avevano motivata nel passato. Ed è un dato di fatto che il risultato di questa mancanza siano le difficoltà quotidiane con cui si confrontano (in aggiunta a tutte le altre) gli addetti del “Rizzoli”, in una fase di massimo lavoro presso l’ospedale isolano.

In considerazione di tutto ciò, sollecitiamo una urgente riattivazione del Servizio Interpreti al “Rizzoli”, nell’interesse della qualità dell’assistenza ai pazienti stranieri, in un’ottica di doverosa umanizzazione dell’accoglienza in ospedale, e anche di un efficace disbrigo delle pratiche di rimborso che, ci auguriamo, non siano trascurate dall’Azienda Na2 Nord, rappresentando un non trascurabile recupero economico a vantaggio dell’Azienda stessa.

In attesa di risposte concrete, porgiamo distinti saluti

Per il Cudas Ischia la presidente

Gianna Napoleone

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