Il Cudas ringrazia D’Amore e replica a Capuano: “La carenza di biancheria non è una novità”

IMG_4546

Foto Qui Ischia

Comunicato stampa

Il Cudas Ischia ha accolto con viva soddisfazione il comunicato diramato qualche ora fa dalla Direzione generale dell’Asl Na2 Nord, con cui si annuncia una inchiesta interna per verificare le responsabilità in merito alla carenza di lenzuola al ”Rizzoli”, da noi segnalata ieri mattina alla Direzione sanitaria dell’ospedale lacchese e, per conoscenza, al direttore generale D’Amore. Che nella sua dichiarazione ha mostrato di aver pienamente colto la gravità dell’episodio a causa della brutta figura che ci ha procurato – come isola – con il turista per il quale è stato necessario far arrivare lenzuola dall’albergo in cui trascorre la vacanza ischitana. E ringraziamo il manager per aver provveduto con tempestività a porgere le doverose scuse dell’Azienda al malcapitato, come avevamo sollecitato ieri al direttore sanitario Capuano.

A proposito, poi, delle dichiarazioni rilasciate da quest’ultimo sulla carenza di biancheria da noi evidenziata, ci stupiamo sinceramente del suo stupore, visto che il problema non è affatto nuovo né contingente, ma ha semplicemente richiamato maggiormente l’attenzione ieri in quanto è stato un turista ad essere colpito da un disservizio che, ahinoi, hanno non di rado patito i pazienti isolani.

Ci risulta, infatti, che la carenza si era già manifestata fin dallo scorso inverno e che, a quanto pare, neppure l’arrivo dell’estate, seppure con il prevedibile incremento di attività legato alla stagione turistica, è servito a normalizzare la situazione, anzi. Eppure, di solito, prima dei periodi di atteso aumento delle prestazioni da erogare, si dovrebbe provvedere per tempo anche ad incrementare la disponibilità di beni ad esse necessari. Come si fa in ogni casa quando si attendono ospiti o nelle tante strutture ricettive grandi e piccole della nostra isola in corrispondenza dei periodi di maggior lavoro.

Invece, al “Rizzoli” la dotazione reale è sempre al di sotto, anche molto al di sotto, di quella che dovrebbe essere già rispetto alle esigenze basiche quotidiane dell’ospedale. In queste condizioni, fare “scorte” diventa utopia. Ma, forse, basterebbe verificare ogni giorno se i pezzi consegnati corrispondono a quelli previsti dal capitolato d’appalto e se la dotazione reale e/o quella scritta sulla carta sono adeguate agli effettivi bisogni della struttura. Considerato che tutti i pazienti hanno diritto alla biancheria e a biancheria pulita. Che non si debba, per esempio, girare quando si sporca, perché non c’è la possibilità di cambio.

Fortunatamente, ora si farà piena luce sulla situazione, come stabilito dalla Direzione generale, appurando le origini della carenza e approntando i dovuti correttivi. Si auspica con la massima chiarezza e trasparenza, evitando sterili rimpalli di responsabilità e comodi scaricabarile. Per garantire finalmente ai pazienti dell’ospedale isolano residenti e forestieri, e in ogni stagione dell’anno, l’accoglienza decorosa che è loro dovuta.

What Next?

Recent Articles