Il PLMI chiede: “Il direttore D’Amore chieda scusa al Cudas per la battuta infelice e offensiva”

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Foto Qui Ischia

comunicato stampa Richiesta dei rappresentanti del PMLI. Il Cudas? Per il direttore D’Amore “sono quattro simpatici pensionati” una battuta infelice ed offensiva per la quale dovrebbe chiedere civilmente scusa

 Registriamo una delle peggiori pagine di cronaca che vede protagonista il direttore generale dell’Asl Na 2 Antonio D’Amore. E’ stato intervistato durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo mammografo donato al Rizzoli, dalla Fondazione Leonessa. L’improvvisato intervistatore (”un appuntato dei carabinieri in congedo” al quale facebook aveva già tolto nei giorni scorsi, il diritto alla parola, chissà perché…) ha poi precisato “Osservando il buon funzionamento del Rizzoli non mi pare che tutto vada male, mi sembra solo che in Italia sia molto diffuso lo sport di parlar male, e qui a parlar male è rimasto solo il Cudas, diciamocelo!”.

D’Amore ha espresso piena soddisfazione per l’affermazione che riteniamo improvvida, inaudita e infamante per quanti subiscono le gravi carenze della sanità pubblica. E si è quindi lanciato ad esortare “ditelo a quelli del Cudas che sono quattro… simpatici pensionati, che debbo dire?…”.

Secondo i due personaggi, non è poi vero che nella sanità pubblica va tutto male, dimenticando di precisare che va meglio quando ci sono le donazioni dei privati che permettono ai dirigenti, insieme al codazzo di turno, di fare la passerella di rito.

D’Amore ha definito il Cudas “quattro simpatici pensionati”, una battuta infelice che nasconde il vero significato “sono quattro rompicoglioni che non vogliono smetterla”. E qui, il megadirigente che percepisce una quantità esagerata di euro mensili, alla faccia di chi deve arrangiarsi fino alla fine del mese, subendo i disastri quotidiani della sanità soprattutto campana, farebbe bene a chiedere scusa. Non ha nessun diritto di offendere chi, senza stipendi, è ogni giorno sulla breccia per denunciare il cattivo funzionamento del “Rizzoli”, i disagi che i pensionati devono subire, le mille incertezze di un sistema traballante. D’Amore chieda scusa al Cudas, ai suoi componenti, alle migliaia di persone che fino ad oggi sono scesi in piazza, sotto la bandiera del Cudas, per pretendere il diritto alla salute, per smentire le bugie lanciate ai quattro venti dai dirigenti di ogni peso e di ogni misura.

Il Cudas è un’associazione regolarmente costituita e registrata, operante nel rispetto della Costituzione, nata col supporto di associazioni e forze politiche, di cittadini, pensionati e giovani. Quando il Cudas “parla male” del sistema sanitario in Campania ed in particolare ad Ischia, non parla perché esercita “uno sport diffuso” in Italia ma per denunciare la diffusa disorganizzazione sanitaria soprattutto locale. Sia ben chiaro.

L’Organizzazione isolana del PMLI ritiene la battuta di D’Amore fuori luogo ed estremamente offensiva e lo invita ad ammettere che è stato profondamente infelice, di fronte ad una situazione sanitaria che sull’isola attende con urgenza, un suo impegno più assiduo e concreto.

L’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI

Ischia, 27.7.18

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