Buona la prima, i donatori ischitani hanno dato il loro contributo a uscire dall’emergenza sangue

donasanguedonasangue1Dopo sedici mesi di sospensione forzata, per Ischia oggi è stata di nuovo una domenica di donazioni, nel bel mezzo di una serissima emergenza sangue in Campania. L’autoemoteca dell’Avis, appositamente inviata sull’isola e parcheggiata per l’intera mattinata a Lacco Ameno, davanti al “Rizzoli”, è ripartita per Napoli con un prezioso carico di 43 sacche, di cui una significativa percentuale di quel gruppo O, sia positivo che negativo, che era particolarmente richiesto per far fronte a questo difficile momento di penuria, che ha costretto la Campania ad importare, dopo molti anni, sangue da altre zone d’Italia. E a ricorrere ad una capillare attività di raccolta sul territorio regionale, che ha rimesso in gioco la nostra isola, dove la cultura della donazione di sangue è molto radicata, grazie all’opera pluridecennale dell’ADVS-Fidas. Che ha supportato anche l’appuntamento di oggi, facendo appello ai soci e volontari isolani e organizzando il loro contributo.

“Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo proposti – il commento alla giornata del presidente dell’Associazione ischitana, Luigi Trani – Ringrazio i donatori, che hanno dimostrato di essere pronti a riprendere, dopo più di un anno, e che hanno sempre sollecitato la ripresa delle donazioni sull’isola, mettendosi a disposizione per ogni necessità. Proprio la loro disponibilità dimostra che a Ischia si può riprendere un percorso anche con risultati migliori di quelli che avevamo raggiunto fino ad un anno fa. L’esperienza di oggi è stata utile per capire dove e come si deve lavorare per rendere sempre più efficiente l’organizzazione delle donazioni, puntando il più possibile sull’apporto di operatori sanitari – medici e infermieri – isolani”.

donasangue2In effetti, in tutti questi mesi i volontari isolani avevano continuato a sollecitare la ripresa delle donazioni a Ischia, peraltro diversi tra loro senza trascurare di recarsi a donare a Napoli, tanto che prima che venisse organizzata la trasferta dell’autoemoteca a Ischia, in parecchi si erano prenotati per andare a dare il loro contributo al “Cardarelli”, da dove era partito l’appello per contrastare l’emergenza sangue. Tra l’altro, il valore aggiunto delle donazioni sull’isola è che arrivano  da volontari che abitualmente si sottopongono al prelievo, con tutte le garanzie che questo comporta. E se a questo si aggiunge l’entusiasmo con cui anche in questa occasione sono stati coinvolti parenti e amici come nuovi donatori, si comprende che a Ischia si può contare su un piccolo e motivato esercito di volontari particolarmente prezioso per le esigenze di sangue ed emoderivati dell’intera regione. E così, probabilmente, nel mese di settembre si dovrebbero organizzare due appuntamenti di donazione. Com”era ogni mese fino al 2 aprile 2017 e come si spera torni ad essere al più presto dopo questa emergenza.

What Next?

Recent Articles