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Raccontala tu Il Cudas insiste: “Non ci accontentiamo del silenzio sul tema della messa in sicurezza del Rizzoli”
Il Cudas insiste: “Non ci accontentiamo del silenzio sul tema della messa in sicurezza del Rizzoli”
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6 anni ago |
Foto Qui Ischia
Comunicato stampa
E’ trascorsa già una settimana da quando il CUDAS Ischia, reiterando una richiesta risalente ad un anno fa, in una lettera al direttore generale dell’Asl Na2 Nord, Antonio D’Amore, e al sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, aveva di nuovo sollecitato la massima attenzione degli enti preposti rispetto alla necessità imprescindibile e urgente di interventi di messa in sicurezza dell’ospedale “Rizzoli” in considerazione della sismicità dell’isola e della zona in cui è allocato. Ovviamente, senza interferire con la funzionalità del presidio sanitario, come le tecniche oggi in uso sono in grado di consentire. Purtroppo, anche stavolta non abbiamo ricevuto, incomprensibilmente, alcuna risposta dai destinatari.
A loro e alla cittadinanza isolana ci preme ribadire che la lettere del 21 agosto scorso non era un semplice memorandum per la ricorrenza, ad un anno dal terremoto, ma puntava ad ottenere risultati concreti nell’interesse comune . In particolare, relativamente alla richiesta formale di procedere al più presto al trasferimento dei serbatoi dell’impianto idrico che gravano sul tetto dell’edificio e che rappresentano un elemento obiettivo di rischio, in caso si ripetessero nuovi eventi sismici. In occasione dei quali, dobbiamo essere tutti sicuri che una struttura di primaria importanza come l’ospedale, sia in grado di restare pienamente operativa per affrontare l’emergenza.
Le mancate risposte non ci faranno arretrare di un millimetro, anzi ci inducono ad insistere con nuove iniziative fin quando non avremo la certezza che sarà stato fatto tutto il necessario e il possibile per la messa in sicurezza del nostro ospedale, a tutela dei pazienti, degli operatori sanitari e dell’intera cittadinanza isolana.